I motori delle navi saranno alimentati da un nuovo combustibile green: LEO. Questa sarà una miscela di lignina ed etanolo. Sperimentato dall’Università di Copenaghen e finanziato, fra gli altri, dalla norvegese A.P. Moller-Maersk, il carburante green dovrebbe permettere entro il 2030 di avere navi a zero emissioni di CO2. Questa potrebbe essere una novità davvero considerevole alla luce del dato riportato dall’Agenzia delle Nazioni Unite che segnala che, le emissioni globali di biossido di carbonio, sono rappresentante per il 2,2% proprio dalle spedizioni via mare, superando quelle via aereo. Per questo sono stati numerosi i tentativi di ridurre la quantità del carburante in questione e l’introduzione di LEO potrebbe giocare in questo senso.
Leo: il nuovo carburante green
Fra i promotori dell’iniziativa, spiccano l’azienda danese A.P. Moller-Maersk, che possiede la linea di spedizioni via mare numero uno al mondo, il gruppo norvegese di spedizioni di veicoli Wallenius Wilhelmsen, la svedese H&M, il britannico Marks & Spencer, il produttore di abbigliamento Levi Strauss & Co e la casa automobilistica BMW.Il loro obiettivo è quello di testare la compatibilità del carburante con i trasporti ad alta velocità, per verificare se effettivamente ci sia una riduzione della quantità di sostanze inquinanti prodotte.
Leo: tecniche di produzione
LEO viene prodotto attraverso lo scioglimento della lignina, un prodotto di scarto di scarso valore della produzione di etanolo (tipicamente bruciato per energia industriale), nell’etanolo stesso. In questo modo, si farebbe uso di una fonte di energia economica (lo scarto di lignina) per produrre un combustibile a basso costo e neutro per contenuto di carbonio, il quale può essere bruciato e investito nella navigazione di navi di varia portata.
Leo: scoperta innovativa per un trasporto sempre più green
La ricerca su LEO viene svolta dall’Università di Copenaghen, attualmente impegnata in prove di laboratorio sul carburante prima che il progetto passi a una fase sperimentale su piccoli motori fissi, prevista a metà del 2020. Sul progetto JohnKornerup, consulente per i cambiamenti climatici di A.P. Moller-Maersk, ha dichiarato che il progetto potrebbe diventare operativo entro un paio di anni. “Indipendentemente dal risultato finale, questo progetto contribuirà in modo significativo alla comprensione generale dei problemi e delle potenziali soluzioni rispetto alla sfida della decarbonizzazione delle spedizioni via mare”, ha aggiunto.
LEO: non solo il carburante green
In realtà, anche per il settore nautico, questo sembra essere un periodo di grosse novità dal momento che sono state introdotte nuove modalità per tentare di navigare in mare nel modo più green ed ecosolidale possibile. Infatti stanno esplorando soluzioni che vanno dall’uso di vernici di alta qualità ai combustibili eco. Nel giro di tre anni tutte le navi del mondo saranno obbligate a utilizzare combustibili a basso contenuto di zolfo.
Navi da trasporto: livelli di inquinamento ad alto rischio per la salute
Il problema dell’inquinamento prodotto dalle navi è sempre stato notevole. Il biossido di azoto che proviene dalle emissioni navali e il particolato sono inquinanti immediatamente dannosi per la funzione cardio-respiratoria, anche a brevissimo termine. Inoltre si è notato un collegamento tra la quota di zolfo contenuta nel PM2,5 e l’insorgenza del tumore gastrico pochi giorni fa a livello europeo ha inoltre evidenziato un collegamento rilevante e molto significativo.
Se consideriamo che il carburante usato dalle navi da crociera in porto ha un tenore di zolfo 100 volte superiore a quello usato in strada, mentre quello usato in navigazione e durante le manovre ha un tenore 1500 volte maggiore, è evidente che non si può più fare finta di nulla. Per questo il carburante LEO potrebbe dare una vera svolta al settore.