Insieme alla lavatrice, l'asciugatrice è uno degli elettrodomestici che hanno un maggiore peso specifico in bolletta. Per numerose famiglie italiane l'asciugatrice rappresenta un prodotto indispensabile all'interno della propria abitazione, in particolare per chi vive in una regione dove il clima non regala molte giornate di sole durante tutto l'anno e per chi si trova impossibilitato a poter stendere i panni in balcone a causa di un rigido regolamento condominiale. A seguire un breve approfondimento su quanto incide il consumo di un'asciugatrice in bolletta.
Consumo dell'asciugatrice in bolletta con classe energetica A
A fronte di una spesa iniziale importante per completare l'acquisto dell'asciugatrice di classe energetica A, l'utenza domestica riceve grandi benefici in termini di consumi. Infatti, per ogni ciclo di asciugatura necessita di una potenza di soli 1,27 kW orari, un valore nettamente più basso rispetto alle altri asciugatrici contraddistinte da indici di efficienza energetica inferiori, per una spesa complessiva in un anno di poco superiore ai 40 euro, con un risparmio fino al 300 per cento rispetto a un elettrodomestico analogo con classe energetica B.
Consumo dell'asciugatrice in bolletta con classe energetica D
La classe energetica D è meno efficiente dal punto di vista dei consumi rispetto alla classe energetica A. È vero anche che un'asciugatrice di classe D garantisce un risparmio cospicuo nella spesa iniziale. Ciò è sufficiente per consigliare l'acquisto di questa seconda asciugatrice anziché della prima? La risposta è negativa. Infatti, in un solo anno l'asciugatrice classe energetica A permette di risparmiare fino a 5 volte di più che un'asciugatrice con classe energetica D, la quale può impiegare una potenza anche di 6 kW orari a ciclo, vale a dire 1,5 euro.