Il corrispettivo Cmor è stato introdotto da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) al fine di tutelare i fornitori in caso di morosità da parte dei clienti. L'acronimo Cmor indica appunto corrispettivo morosità e viene fatturato nella bolletta del nuovo fornitore dalla vecchia azienda per la quale l'utente era moroso. A seguire un breve approfondimento sul Cmor di ARERA, in relazione alle tempistiche con cui il corrispettivo morosità può essere inserito in bolletta.
Tempistiche Cmor ARERA
Il corrispettivo morosità introdotto da ARERA compare nella bolletta del nuovo fornitore soltanto agli utenti morosi con il precedente operatore. Chi ad esempio sceglie di effettuare il passaggio da un fornitore energetico ad un altro, nonostante risulti essere moroso, nella prossima bolletta dovrà aspettarsi di trovare il Cmor ARERA. Quando? In relazione a questo, le tempistiche non prevedono date fisse. Contrariamente a quello che si può credere, il corrispettivo morosità non viene addebitato subito dal vecchio fornitore ma in genere trascorrono dai 6 ai 12 mesi dal passaggio del fornitore.
Contestazione Cmor ARERA
Chi ha provveduto a saldare la posizione precedente e riceve ugualmente il corrispettivo Cmor di ARERA in bolletta può presentare reclamo attraverso una lettera inviata al vecchio fornitore attraverso posta raccomandata con ricevuta di ritorno. In tal caso, la società è obbligata a riconoscere l'errore di fatturazione del corrispettivo morosità e restituire il denaro all'ex cliente con un versamento tramite bollettino postale o assegno da riscuotere successivamente da parte dell'utente.