Cosa fare quando si riceve un conguaglio gas eccessivo
Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di maxi conguagli e conguagli esagerati per la bolletta del gas. Uno degli ultimi casi si è verificato nell'estate del 2018 quando molti consumatori si sono visti recapitare bollette molto superiori alla media delle spese annue. Il problema del conguaglio è tale che anche l'ARERA (Autorità per la Regolazione di Energia, Reti e Ambiente) è intervenuta a sostegno e tutela dei consumatori chiedendo una serie di limitazioni all'emissione di bollette così salate. Ha così potuto ottenere, grazie alla nuova legge di bilancio, un interessante risultato che ha permesso, dal gennaio del 2019, di porre un limite alla possibilità di ricevere bollette del gas per conguaglio con cifre eccessive.
Il
conguaglio del gas, infatti, prima del 2019, prevedeva la possibilità da parte del fornitore di richiedere spese arretrate, sia per la fornitura che per la distribuzione, risalenti anche a cinque anni prima. Con la nuova legge, invece, i fornitori non potranno richiedere spese arretrate con data superiore ai due anni. Questo permetterà di abbattere, e di molto, la possibilità di bollette eccessive per conguagli del gas esagerati.
Se, quindi, si riceve una fattura con spese risalenti a periodi precedenti i due anni, si dovrà contattare subito il fornitore e segnalare tale irregolarità. Se necessario, si dovrà inoltrare un regolare reclamo tramite raccomandata o PEC. Per legge, il fornitore è tenuto a rispondere entro un certo intervallo di tempo: se non risponde o se non accetta il reclamo, ci si potrà rivolgere a un conciliatore, per cercare di trovare una soluzione che possa garantire la soddisfazione sia del cliente che del fornitore. In caso negativo, infine, ci si potrà rivolgere alle vie legali, per fare valere i propri diritti.