La società Terna, che gestisce e possiede la Rete di Trasmissione di Energia Elettrica in Italia, ha le idee chiare: la produzione di energia eolica in Italia è in crescita. A fine novembre le fonti di produzione eolica e fotovoltaica compensano il calo di generazione dell'idroelettrico rilevato nel 2019.
A testimoniarlo i dati mensili pubblicati dalla società Terna: mentre a novembre 2019 la domanda di elettricità è diminuita dell’1,1%, si è verificata in contemporanea una significativa flessione della produzione termoelettrica (-10,7%) e un aumento della produzione eolica (+58,6%) e del saldo estero (+27,4%).
Boom delle rinnovabili
Solo dopo 11 mesi le rinnovabili soddisfano il 35,6% della richiesta elettrica del paese, quota che era del 35,5% nel periodo gennaio-novembre 2018.
Per quanto riguarda tutto il periodo che va da gennaio a novembre 2019, confrontando i dati, è possibile notare che le rinnovabili si allineano ad una generazione di 104,7 TWh, più o meno identica allo stesso periodo 2018, a fronte di una domanda annuale finora anch’essa molto simile (-0,4% sul 2018).
Sulla produzione totale interna le rinnovabili hanno invece coperto finora il 40,1% contro il 40,8% di un anno fa. Tutte le regioni hanno registrato un incremento in termini di potenza; tra quelle con incremento maggiore si segnalano Basilicata, Campania, Marche, Sardegna e Trentino Alto Adige.
Quali tipi di impianti sono preferiti dagli italiani? Le piccole installazioni di tipo “residenziale” (cioè i pannelli da tetto, tettoia o capannone fino alla potenza di 20 chilowatt) costituiscono il 54% della nuova potenza installata nel 2019. L’ANIE, la Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche segnala che in luglio è stato avviato un impianto di dimensioni industriali da 4,7 megawatt in Sardegna, in provincia di Cagliari.
L'energia eolica raddoppia
La crescita degli impianti alimentati a vento prosegue. Solo a luglio, sono stati installati 111,7 megawatt, contribuendo ad aumentare la capacità produttiva del 2019 fino a +226% rispetto allo stesso periodo del 2018.
Nonostante cresca la potenza degli impianti, diminuisce il numero di “mulini a vento” (-64%): le più recenti tecnologie, ormai, riescono a costruire “ventilatori” di grandi dimensioni, che un tempo apparivano irraggiungibili.
Ciò rafforza il tema del repowering: ormai tutti gli impianti costruiti 10 o 20 anni fa sulle colline più ventose sono vecchi, piccoli e poco potenti e devono essere sostituiti senza difficoltà da eliche assai più efficienti. In luglio,ad esempio, hanno cominciato a girare le eliche di grandi impianti in Irpinia, per oltre 100 megawatt.
Repowering vs revamping
Le soluzioni termiche di repowering e revamping di impianti a fonte rinnovabile sono sempre più adottate dagli operatori del settore, con lo scopo di migliorare le prestazioni ed estendere la vita utile delle proprie centrali di produzione.
Ma qual è la differenza tra i due?
Il repowering prevede la sostituzione dell’intera turbina eolica con una nuova di taglia superiore, di maggiori dimensioni e più efficiente, mentre il revamping prevede la sostituzione di alcuni componenti che risultano obsolescenti nell’ottica di migliorare le performance di impianto. Tale intervento non modifica la configurazione dell’impianto mediante l’installazione di nuove turbine, ma apporta delle modifiche utili a migliorare le prestazioni. Tra gli interventi di revamping rientrano ad esempio:
- il reblading, ossia la sostituzione delle sole pale con altre a più alta efficienza, ma di medesime dimensioni;
- la sostituzione del sistema di controllo e gestione (PLC);
- l’installazione di anemometri in corrispondenza dello spinner.
Il repowering, rispetto al revamping, risulta un intervento più rilevante poiché viene smantellato il vecchio parco in cui si realizzava energia eolica per realizzarne uno nuovo. Per questo motivo la fattibilità del repowering di un impianto eolico non può prescindere da un’attenta verifica dei requisiti normativi e ambientali. Laddove non sia possibile progettare ed eseguire attività di repowering, la soluzione di revamping risulta un ottimo compromesso.