In Italia le utenze domestiche per il riscaldamento utilizzano nella maggior parte dei casi il metano e il GPL. Quest'ultimo viene impiegato nei territori dove la rete di distribuzione nazionale del metano (gas naturale) non è ancora arrivata. In genere, le utenze domestiche che necessitano di un quantitativo di GPL importante si dotano dei serbatoi GPL, a differenza invece delle abitazioni dove i consumi sono tali che anche una semplice bombola GPL è sufficiente per far fronte alla richiesta di GPL per riscaldare l'abitazione, per la cottura e per l'acqua sanitaria. Chi monta la prima soluzione, si domanda spesso se è meglio il serbatoio di GPL a rifornimento o a consumo. A seguire un breve approfondimento sul tema, con la risposta alla specifica domanda posta nel titolo.
Serbatoio di GPL a rifornimento
Scegliendo di acquistare il serbatoio di GPL a rifornimento il proprietario dell'immobile è consapevole che gestisce da solo l'approvvigionamento dello stesso, contattando di persona il fornitore una volta che il GPL all'interno del serbatoio sta per terminare. Acquistando inoltre un serbatoio di GPL a rifornimento si rinuncia alla ricezione di bollette periodiche, dal momento che il pagamento avviene in contanti direttamente all'addetto che ha ricaricato il serbatoio di GPL.
Serbatoio di GPL a consumo
Il serbatoio di GPL a consumo è la soluzione ideale per gli utenti che abitano in uno stesso condominio, dove cioè gli utenti finali sono numerosi. La gestione del serbatoio di GPL, a differenza del serbatoio a rifornimento, è di responsabilità del fornitore. Inoltre, per il pagamento è possibile accedere a bollette periodiche, inviate a ciascuna utenza domestica dallo stesso fornitore.