L’Emilia-Romagna punta sulle piste ciclabili: infatti la regione ha decisione di investire ben 5 milioni di euro in un nuovo progetto in favore della mobilità sostenibile locale.
L’investimento riguarderà la realizzazione di nuove piste ciclabili e la riqualificazione – intesa come nuova segnaletica e riassetto della viabilità – dei percorsi già esistenti in 20 comuni. I finanziamenti verranno erogati in favore di 20 progetti: quattro in provincia di Bologna (a Medicina, Castello d’Argile, San Giovanni in Persiceto, Calderara di Reno), cinque nella provincia di Forlì-Cesena (a Modigliana, Savignano sul Rubicone, San Mauro Pascoli, Bagno di Romagna e Gatteo), due nel modenese (San Prospero e Medolla), tre nel reggiano (Gualtieri, Scandiano e Campegine), due nel piacentino (Bobbio e Villanova d’Arda) due in provincia di Ferrara (Cento e Copparo) ed altri due a Colorno (Pr) e Misano Adriatico (Rn).
Emilia- Romagna: primato in piste ciclabili
Con questo nuovo progetto l’Emilia-Romagna si guadagna il primato italiano per diffusione di piste ciclabili, con oltre 40 milioni di investimenti complessivi. Di questi, 8,2 milioni (Bando Por Fesr) sono stati impegnati per sostenere la realizzazione di 21 progetti presentati dai 13 comuni dell’Emilia-Romagna con più di 50 mila abitanti (Carpi, Cesena, Faenza, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e la Città Metropolitana di Bologna); altri 9 milioni di euro (Bando Fsc) sono stati destinati al finanziamento di 29 progetti di nuove piste ciclabili e di “integrazione o messa in sicurezza di percorsi già esistenti” selezionati attraverso un secondo bando, con 7 interventi in provincia di Reggio Emilia, 4 a testa a Parma, Forlì-Cesena e Bologna, 3 a Piacenza e Modena, 2 a Rimini e 1 a Ravenna e Ferrara.
Emilia- Romagna: investimenti sulle due ruote e non solo
La Regione, già a partire dal 2016, ha stanziato inoltre 1 milione di euro per la nascita nel 2016 di 2 velostazioni a Bologna e Rimini e per l’allestimento di altre sette strutture per il deposito e/o parcheggio delle bici usate dai pendolari a ridosso di altrettante stazioni dei treni.
Inoltre sono stati stanziati 7,5 milioni assegnati dalla Regione nell’ambito del Piano nazionale per la sicurezza stradale, per un investimento complessivo di oltre 19,2 milioni di euro. Le risorse sono state utilizzate in prevalenza per interventi di miglioramento della sicurezza e di moderazione del traffico su infrastrutture per la mobilità ciclistica nuove o già esistenti.
Piste ciclabili: il futuro a due ruote è sempre più diffuso
L’Emilia Romagna si lega così al progetto nazionale di diffusione delle rete ciclabili, come sta succedendo in tutta Italia. Inoltre, a sostegno dell’eco-sostenibilità, in Sardegna, è stato proposto il primo progetto di pista ciclabile alimentata dai raggi soldari. In quel caso si vuole realizzare una pista ciclopedonale che integri direttamente nel manto pannelli solari.
Mobilità ciclistica: le idee arrivano dall’Europa
Sono i Paesi europei come la Danimarca o l’Olanda, ad insegnare ed essere di esempio agli altri. In questi territori la progettazione di percorsi ciclabili è una prassi consolidata da decenni, ben compresa e praticata dagli architetti urbanisti.
Per aiutare i Paesi con una cultura ciclistica limitata, sono stato introdotti dei corsi di Mobilità Ciclistica. La situazione è saltata all’occhio anche della Commissione Europea, che vuole diffondere chiaramente il messaggio di quanto la bicicletta posso aiutare a raggiungere gli obiettivi relativi alla salute (chi si muove in bici si conserva maggiormente in salute rispetto a chi si muove in auto), all’inquinamento, alla sostenibilità economica. Per tale ragione ha messo a disposizione anche un sito internet dedicato alle mobilità su due ruote chiamato Clean transport, Urban transport, Guidance for Cycling Projects in the EU. Questo può aiutare tutti a muoversi in sicurezza.