Il termine eolico offshore si riferisce all'utilizzo di parchi eolici costruiti sulla superficie dell’acqua, solitamente in mari o in oceani, all'interno della piattaforma continentale. L'obiettivo primario dell’eolico offshore è sicuramente quello di sfruttare l’energia del vento per produrre e generare energia elettrica.
Questa tipologia di energia rinnovabile è molto importante e non deve essere sottovalutata, ma continuamente innovata. Infatti, secondo recenti studi, l’energia eolica è stata in grado di provvedere al 14% dell’intero fabbisogno energetico dell’unione europea durante il periodo d’analisi.
Eolico Offshore in Europa
Grazie ai dati emersi dalla pubblicazione del report WindEurope, è possibile notare i netti miglioramenti dell'unione Europea nel campo dell’energia rinnovabile.
Il 2019, per l’Europa, è stato un anno molto importante per questa tipologia di energia rinnovabile, che ha prodotto l’installazione di 3,6 Gigawatt (GW) di nuova capacità, giungendo a un totale di 22 GW di eolico in mare.
In particolare, per quanto riguarda l’energia eolica offshore nell’anno 2019 sono stati avviati ben 10 nuovi parchi eolici offshore in cinque diversi Paesi:
- Regno Unito: che ospita quasi la metà della nuova capacità con 1,7 GW;
- Germania: con 1,1 GW;
- Danimarca: con 374 Megawatt (MW);
- Belgio: con 370 MW;
- Portogallo: che ha installato 8 MW di offshore su piattaforme flottanti.
Inoltre, il report WindEurope afferma che è necessaria una capacità compresa tra i 230 e i 450 GW di vento offshore entro il 2050 per poter decarbonizzare l’intero sistema energetico e per poter raggiungere gli obiettivi prefissati dal Green Deal.
In aggiunta, l'utilizzo di energia eolica ha permesso di ridurre notevolmente i costi delle bollette in alcuni paesi europei tra cui Regno Unito, Francia e Paesi Bassi, fornendo ottimi prezzi per i consumatori tra i 40 e 50 euro per MWh (Megawattora).
L'eolico offshore sta dimostrando anno dopo anno il suo potenziale e la sua continua maggiore maturità, due fattori essenziali che la trasformeranno, nel prossimo decennio, la tecnologia più singolare ed innovativa.
È dunque necessario che, anche in Italia, si predispongano gli strumenti necessari per supportare tale tecnologia, promuovendo applicazioni innovative come, ad esempio, le piattaforme flottanti.
Giles Dickson, ceo di WindEurope ha affermato che l'Europa ha “sposato” l'eolico offshore nel 2019. I prezzi dimostrano che oggi è più economico costruire l'eolico offshore rispetto ai nuovi impianti a gas o a carbone. Tuttavia, nonostante tale evidenza, la costruzione degli impianti eolici offshore non sta andando a pari passo con gli ottimi risultati raggiunti nell’ultimo anno.
Vantaggi e svantaggi dell’energia eolica
L’energia eolica presenta numerosi vantaggi tra cui sicuramente quello di essere un’energia pulita, che non inquina e che non produce rifiuti. Inoltre, se l’impianto eolico è installato in luoghi adeguati e sufficientemente ventilati, l’energia di partenza può essere reperita facilmente, in modo costante e continuativo.
Lo sfruttamento dell’energia prodotta è indiscutibilmente accessibile e la durata nel tempo dei macchinari, si attesta intorno ai 25 anni. Allo stesso tempo bisogna ricordare che l’investimento relativo all’energia eolica è circoscritto a quello di installazione e manutenzione dell’impianto eolico e delle pale che ne costituiscono la base per il funzionamento.
Seppur minori rispetto ai vantaggi, esistono anche degli svantaggi connessi energia eolica, tra cui:
- Inquinamento visivo: i pali dell’eolico possono disturbare i paesaggi naturali e le coste su cui vengono costruiti;
- Inquinamento acustico: gli impianti producono rumore che può disturbare la quiete pubblica, per questo spesso vengono costruiti in posti lontani dal centro città;
- Parametri di progetto rispetto alla disponibilità naturale.
Un ulteriore passo avanti è stato compiuto con la realizzazione degli impianti eolici onshore: in questo caso l’installazione delle pale in apposite strutture in mezzo al mare hanno permesso di ottimizzare l'esposizione al vento e diminuire ulteriormente i danni paesaggistici che i tradizionali sistemi offshore potrebbero causare.