Secondo il rapporto statistico sui dati appartenenti al 2018 pubblicato dal GSE - il Gestore dei Servizi Energetici - nell’anno di riferimento la produzione di energia “verde” italiana ha coperto il 17,8% dei consumi finali.
I dati registrano un aumento pari a due punti percentuali rispetto al 2017 e a quattro punti rispetto al 2016. Le fonti rinnovabili di energia procedono a gonfie vele: la quota FER cresce in maniera costante, dopo aver superato in anticipo l’obiettivo fissato per il 2020.
Il documento riporta, oltre ai dati nazionali, dati riferiti alle regioni, sottolineando come la Lombardia resti la regione con la più alta concentrazione di potenza installata di impianti per la produzione elettrica da fonti rinnovabili (15,4% della potenza complessiva a livello nazionale), seguita dalla Puglia (10%) e dal Piemonte (8,7%).
Rapporto statistico 2018
Il rapporto “Energia da Fonti Rinnovabili in Italia - 2018” del GSE fornisce, ogni anno, un quadro statistico completo sulla diffusione e sugli impieghi delle fonti rinnovabili di energia (FER) in Italia.
Nel documento sono riportati i principali dati trasmessi dall’Italia all’Ufficio di statistica della Commissione europea (Eurostat) e all’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), ai fini sia della produzione statistica ordinaria sia del monitoraggio degli obiettivi di consumo di energia da FER al 2020 fissati dalla Direttiva 2009/28/CE1 e dal Piano d’Azione Nazionale per le energie rinnovabili (PAN).
Nel 2018 le FER hanno confermato il proprio ruolo di rilievo nel panorama energetico italiano, impiegate in maniera diffusa sia per la produzione di energia elettrica nel settore elettrico, dove coprono quasi il 40% della produzione lorda di energia, sia in quello termico (19,2%) per riscaldamento e raffrescamento, sia come biocarburanti nel settore dei trasporti, dove la quota FER raggiunge il 7,7%.
La quota dei consumi energetici complessivi coperta da FER si attesta al 17,8%, ovvero al di sopra del target da raggiungere entro il 2020 fissato per l’Italia dalla Direttiva 2009/28/CE (17%).
Energia elettrica in testa
Nel rapporto “Energia da fonti rinnovabili in Italia – 2018” viene mostrato come il comparto elettrico continui ad essere quello con il più alto contributo verde: gli 835.000 impianti installati in Italia possiedono una capacità cumulata di 54,3 GW e forniscono quasi il 40% della produzione lorda di elettricità. Rispetto al 2017, vi è stato un incremento di potenza di poco superiore a 1 GW, legato principalmente alle nuove installazioni di impianti eolici (più 499 MW) e fotovoltaico su piccola scala (più 425 MW). Ma a far crescere il dato sulla produzione annuale (più 10% complessivo) è stato soprattutto l’idroelettrico la cui generazione ha segnato una netta ripresa rispetto l’anno precedente.
Sul fronte termico, nel 2018 il 19,2% dei consumi energetici nel settore del riscaldamento proveniva da fonti rinnovabili. I consumi complessivi di energia termica da FER sono stati pari a 10,66 Mtep (circa 446.400 TJ) di cui 9,71 Mtep “diretti”, ossia attraverso caldaie individuali, stufe, camini, pannelli solari, pompe di calore, e geotermia a bassa entalpia, e il resto “indiretto”, vale a dire legato al calore derivato (ad esempio attraverso sistemi di teleriscaldamento alimentati da biomasse). Il contributo principale, in termini di fonti impiegate, arriva dalla biomassa solida, seguita a distanza dalle pompe di calore. Irrilevanti i contributi delle altre fonti.
Nel settore trasporti l’immissione in consumo biodiesel e benzine bio nel 2018 è stata pari a 1,4 milioni di tonnellate, per un contenuto energetico di 1,25 Mtep, in grado di coprire appena il 7,7 per cento della domanda energetica del comparto.
In crescita nel 2019
Secondo l’Osservatorio FER di Anie Rinnovabili, il 2019 per l’eolico è risultato in crescita, con circa 412 MW, a +200% rispetto allo stesso periodo del 2018. In calo, invece, il numero di unità di produzione connesse (-64% rispetto al 2018) considerato che i nuovi impianti eolici installati sono per la quasi totalità (99,9%) di taglia superiore ai 200 kW.
Per quanto riguarda la diffusione territoriale, la maggior parte della potenza connessa (90%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia.