Save The Date: Il 1° Luglio 2020 sarà una data decisamente importante per i cittadini italiani, o più specificatamente per tutti gli utenti di luce e gas. A partire dal primo giorno del secondo mese d’estate 2020, a tutti gli utenti non sarà possibile più appellarsi al Servizio di Maggior Tutela: tutti i clienti del mercato tutelato dovranno per forza scegliere un operatore - sia per la luce, che per il gas - operante nel Mercato Libero.
Nessun rinvio al 2022: la Manovra 2020, dopo le ultime modifiche e gli interventi portati a termine dalla Commissione Bilancio, ha ottenuto il 16 dicembre 2019 la fiducia e il via libera dal Senato. Per giungere a questo risultato è stato necessario rivedere alcuni articoli del testo, compresi quelli relativi allo slittamento della fine del mercato tutelato per l’energia.
Mercato libero e l'abolizione Servizio Maggior Tutela
Mentre nel Servizio di Maggior Tutela o Mercato Tutelato le condizioni economiche di fornitura sono regolamentate dall'Autorità e per la fornitura di energia elettrica il fornitore è legato al distributore locale, nel Mercato Libero il mercato dell’energia viene letteralmente liberalizzato: ogni utente è obbligato a scegliere un fornitore e deve avere a che fare con le tariffe dettate dalla concorrenza.
I clienti del mercato tutelato non possono avere lo stesso fornitore per luce e gas. I clienti del libero mercato, invece, possono sottoscrivere un'offerta luce e gas dello stesso fornitore ed avere così un solo servizio clienti ed una sola app con cui gestire le utenze sia di luce che di gas, nonché sconti esclusivi per chi decide di attivare sia luce che gas.
L'abolizione del mercato tutelato costituisce l'ultimo tassello per la completa liberalizzazione del mercato dell'energia in Italia, avviata sin dalla fine degli anni Novanta con i Decreti Letta e Bersani.
Cosa cambia per l’utente con il Mercato Libero
L'abolizione del mercato di Maggior Tutela obbligherà tutti gli utenti l'obbligo a rivolgersi direttamente agli operatori del mercato. Tutti dovranno scegliere un fornitore, sottostando a quelli che sono i prezzi delle forniture proposti dal mercato. Resta ancora da chiarire cosa succeda agli utenti che non scelgono alcun operatore nel momento della chiusura del mercato tutelato.
Per lasciare il mercato tutelato all’utente è richiesto di sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura con un fornitore del mercato libero. Sarà, infatti, il nuovo fornitore ad occuparsi di tutto, incluso il comunicare all'attuale gestore del tutelato l'avvenuta disdetta del contratto in essere. Dopodiché, nel giro di un mese inizieranno ad arrivare le bollette a nome del nuovo gestore.
Possibile proroga
Ogni utente ha a disposizione ancora sei mesi di tempo per scegliere a chi affidarsi. Tutto ciò solamente in teoria: viste le considerazioni dell’Autorità pubblica (ARERA) sulla necessità di preparare meglio il passaggio non è così scontato aspettarsi che nel prossimo futuro venga varato un provvedimento ad hoc. Provvedimento che potrebbe variare nuovamente la data: in precedenza, infatti, si era ipotizzato di aspettare un altro anno, fino a metà 2021 e poi si era deciso per il 2022.
Per chi passa al mercato libero dell’energia si registrano risparmi che vanno dal 7% al 10% della spesa totale. Ad oggi, tuttavia, gli operatori nel settore e le offerte della concorrenza scarseggiano. Se a questo si aggiunge la poca consapevolezza dei consumatori al riguardo, inoltre, è facile capire come mai chi è passato al mercato libero oggi sta spendendo di più di chi è rimasto con la maggior tutela.