Con l'espressione modifica contatore del gas si fa riferimento alla sostituzione del vecchio contatore meccanico con uno di nuova generazione, vale a dire il contatore teleletto. La modifica del contatore del gas ha generato numerose discussioni tra gli utenti intestatari di una fornitura del gas. Molte delle polemiche sono scaturite dalla mancata modifica del contatore del gas, nonostante l'appuntamento fosse già stato concordato tra la ditta incaricata dal distributore locale (responsabile dell'intervento) e il titolare della fornitura. A seguire tutte le cose più importanti da conoscere in merito alla modifica del contatore del gas.
La modifica del contatore del gas è obbligatoria?
La risposta è no. La confusione sull'obbligo o meno di sostituire il contatore del gas è generata dal fatto che la sostituzione è di fatto obbligatoria soltanto in un caso, quando cioè il contatore meccanico del gas sia stato installato 15 anni prima. Se invece l'esistenza del contatore stesso è inferiore ai 15 anni, non vi è per l'utente l'obbligo della sostituzione.
Occorre presentare una richiesta per la modifica del contatore del gas?
Un'altra domanda che ricorre spesso tra gli utenti è se occorra presentare una richiesta formale per la sostituzione del contatore del gas o meno. La risposta è no. L'intera pratica viene affidata al distributore locale (non il distributore unico come nel caso della sostituzione dei contatori della luce), il quale ha l'obbligo per legge di inviare una lettera all'utente della rete domestica interessato alla modifica con cui si avvisa del futuro intervento. Inoltre, gli utenti devono ricevere per legge con un preavviso di 10 giorni la comunicazione dell'appuntamento da parte del personale della ditta incaricata dal distributore locale.
La modifica del contatore del gas ha un costo?
L'operazione in sè di modifica del contatore del gas no. È altrettanto vero però che per 15 anni in bolletta si pagherà un addebito pari a 3 euro ogni due mesi, per un totale complessivo di 270 euro.