I consumi della lavatrice sono una delle voci che più impatta sulla bolletta mensile o bimestrale. Si tratta di un elettrodomestico a cui è diventato difficile rinunciare ma, in ogni caso, questo rappresenta anche una grande spesa – ancor di più se affiancato a un’asciugatrice - soprattutto quando si possiede un modello datato e poco efficiente. Contenere i costi è possibile, adottando alcune buone abitudini quando si avvia il lavaggio e cercando di evitare gli sprechi.

Quanti kWh consuma una lavatrice?

Gli elettrodomestici sono un grande alleato durante la vita di tutti i giorni, ma sono anche uno degli aggravi più importanti sul totale delle bollette. In particolare, la lavatrice incide per il 4% sulla somma totale da pagare a fine mese, perché per riscaldare l’acqua si utilizza la maggior parte della corrente elettrica.

Il consumo elettrico di una lavatrice varia a seconda del proprio contratto di fornitura e del modello che si acquista. Esistono, infatti, sistemi diversi in base alla classe energetica scelta, al consumo più o meno alto e alle funzionalità che incorporano. In generale, è possibile stimare un consumo di circa 154 kWh all’anno per un elettrodomestico di medie dimensioni e di classe energetica massima e un consumo più elevato, di circa 413 kWh, nel caso di una lavatrice grande e a bassa efficienza energetica. 

Per stimare il costo annuo totale si considera la seguente conversione: per ogni kWh si spendono 18 centesimi. Ne deriva che, se si acquista una lavatrice ad alta efficienza energetica si spendono circa 154 euro all’anno; se invece si opta per un modello di classe inferiore i costi di alzano, fino a raggiungere i 413 euro annui. Si tratta comunque di stime approssimate, perché a incidere sulla spesa concorrono diversi elementi.

In ogni caso, il consumo di energia elettrica è influenzato da una moltitudine di fattori, oltre che da modello e classe della lavatrice. In particolare, per stimare una spesa è necessario considerare i seguenti elementi:

  • contratto di fornitura: si parla della principale variabile. Infatti, anche acquistando una lavatrice di classe energetica efficiente e di ultima generazione, se si ha un contratto svantaggioso i costi si alzano;
  • programma di lavaggio utilizzato: quando si parla di programma di lavaggio, si considerano la temperatura utilizzata, la velocità di rotazione, la capacità di carico, la durata del ciclo e le eventuali opzioni aggiuntive. In generale, cicli brevi consumano di più di cicli lunghi;
  • tipi di tessuto da lavare: a seconda del tessuto lavato il consumo varia. Ad esempio, lavare cotone e lino richiede più energia rispetto al poliestere.

La lavatrice è un elettrodomestico difficile a cui rinunciare, entrato a far parte della quotidianità di ciascuno. È importante utilizzarla nel miglior modo possibile, così da controllare i consumi elettrici.

Lavatrice o asciugatrice: differenze nei consumi

Lavatrice e asciugatrice sono una combo vincente quando si ha poco spazio in casa e poco tempo da dedicare alle attività di lavanderia. Tuttavia, ci si chiede spesso quale tra i due elettrodomestici  consumi di più. Infatti, per riscaldare l’acqua e l’aria si utilizza una quantità importante di energia elettrica e si rischia di superare il budget e di dover sostenere dei costi troppo alti.

I consumi di lavatrice e asciugatrice sono molto simili: entrambe in fase di riscaldamento di acqua o aria assorbono circa 2.000 W. Per poter usare contemporaneamente entrambi i dispositivi è necessario avere un contratto almeno superiore a 3kW. Infatti, il consumo di un intero ciclo di asciugatura è stimato tra i 4 e i 5 kWh. Considerando in questo caso che per ogni kWh si spendono 22 centesimi, si stima un costo di 0,9-1,1 euro a ciclo. Una cifra che, considerata singolarmente può sembrare trascurabile, ma inserita tra gli altri costi domestici ha una rilevanza notevole.

Il modo migliore per ridurre i consumi di asciugatrice e lavatrice è scegliere un modello di ultima generazione e di una classe energetica efficiente. Infatti, se si possiede un elettrodomestico datato e con qualche malfunzionamento, è preferibile sostituirlo con uno nuovo piuttosto che riparare il vecchio, proprio per consumare meno possibile.

Quali orari scegliere per consumare meno con la lavatrice

Esistono delle fasce orarie e dei giorni della settimana in cui i consumi costano meno. Si tratta di alcuni momenti durante i quali è consigliabile azionare gli elettrodomestici – lavatrice e non solo – per risparmiare e spendere meno del solito. 

Per consumare meno con la lavatrice sarebbe meglio avviare il bucato durante i seguenti momenti:

  • ore serali: fare la lavatrice di sera consuma di meno. In particolare, tutti gli elettrodomestici avviati tra le 19 e le 8 del mattino dopo hanno dei costi inferiori rispetto agli altri momenti della giornata;
  • weekend e giorni festivi: anche durante il fine settimana e i giorni festivi si può risparmiare con la lavatrice e gli elettrodomestici.

Monitorare gli orari del consumo della lavatrice è molto utile se si desidera tenere sotto controllo il consumo elettrico. I momenti indicati – ore serata, weekend e giorni festivi – sono i momenti in cui si ottiene un maggior risparmio quando si ha un contratto biorario.

5 abitudini per ridurre i consumi della lavatrice

Per poter ottimizzare i consumi della lavatrice e ridurre i costi è sufficiente adottare qualche accortezza. In particolare – oltre a scegliere delle precise fasce orarie in cui avviare l’elettrodomestico – si tratta di assumere delle abitudini corrette rispetto all’utilizzo dell’elettrodomestico. In generale, è sempre consigliabile sostituire un modello molto vecchio con uno nuovo ad alta efficienza, sul quale viene riportato chiaramente il consumo di elettricità ed acqua e le informazioni specifiche sulla capacità di carico e rumorosità.

Si indicano di seguito 5 buone abitudini per ridurre i consumi della lavatrice in casa:

  • utilizzare la lavatrice solo a pieno carico: i modelli più innovativi hanno la modalità inverter, per poter modulare il consumo di corrente elettrica in base al peso del bucato inserito nel cestello;
  • ottimizzare il programma di lavaggio: a seconda del tipo di bucato è bene scegliere il ciclo più adeguato. Infatti, nelle lavatrici più moderne esistono diversi programmi a seconda del contenuto della lavatrice, impostando tempi e temperature diverse;
  • controllare periodicamente lo stato della lavatrice: la manutenzione è importantissima per mantenere l’elettrodomestico sempre in ottime condizioni. Eventuali danni o malfunzionamenti potrebbero portare a dei costi inaspettati, a causa di un consumo più alto del previsto;
  • evitare il prelavaggio: per questa funzione è necessario riscaldare l’acqua e quindi consumare ulteriore energia rispetto a quella normalmente impiegata per il lavaggio;
  • usare il programma “eco”: quando possibile e se presente, scegliere il programma Eco. Infatti, con cicli di lavaggio più lunghi si riesce a risparmiare molta energia, fino al 45% rispetto ai programmi tradizionali.

Si parla di utilizzare il proprio elettrodomestico nel miglior modo possibile. Solo in tal caso si ottiene la massima efficienza nei lavaggi e si mantengono limitati i consumi, senza incidere troppo sulla bolletta e senza andare incontro a costi inaspettati.