Sdgs è l’acronimo di “Sustainable Development Goals”, ovvero gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che più di 150 leader internazionali hanno sottoscritto nel settembre 2015 alle Nazioni Unite. Il fine ultimo di questi 17 obiettivi, che si spera di poter raggiungere entro il 2030, è di contribuire allo sviluppo globale promuovendo il benessere umano e proteggendo l’ambiente.
Ognuno degli Sdgs ha poi numerosi sotto-obiettivi, per un totale di 169 goal globali, ma i 17 obiettivi principali sono così sviluppati:
- porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo: questo riguarda un approccio globale alla miseria nel suo complesso, ma pone anche un bersaglio sulle singole realtà nazionali di povertà. Infatti, al fine di garantire che i popoli escano dallo status di indigenti e soprattutto non vi ricadano, tale obiettivo prevede anche misure per rafforzare la resilienza al sostentamento e i sistemi di sicurezza sociale. Per raggiungere questo scopo sono stati programmati 40 eventi, 858 azioni dirette da parte di tutti i Paesi firmatari del progetto e 34 pubblicazioni;
- porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile: la denutrizione colpisce quasi 800 milioni di persone in tutto il mondo e la rapida crescita della domanda globale di cibo è sempre in costante aumento. È necessario, quindi, intervenire tempestivamente;
- assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età: un contributo significativo in questo settore si è visto per esempio nella lotta contro le malattie come l'AIDS, la tubercolosi e la malaria, ma c’è ancora molto lavoro da fare;
- garantire un'istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti: in questo settore si sono programmate più di 1231 provvedimenti per garantire a tutti i bambini e adolescenti un’educazione;
- raggiungere l'uguaglianza di genere e responsabilizzare tutte le donne e ragazze: si lavora soprattutto per ottenere un trattamento equo tra donna e uomo nel mondo del lavoro;
- garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e dei servizi igienico-sanitari: questo, infatti, è un bene prezioso che deve essere utilizzato in modo responsabile da tutti, senza distinzione;
- garantire l'accesso a un'energia conveniente, affidabile, sostenibile e moderna: le soluzioni green sono, infatti, la nuova frontiera energetica;
- promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti: per questo settore si prevedono circa 1265 provvedimenti;
- costruire infrastrutture resistenti, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e promuovere l'innovazione;
- ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i Paesi;
- rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, flessibili e sostenibili;
- garantire modelli di consumo e produzione sostenibili;
- adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze: soprattutto negli ultimi anni si è potuto constatare quanto questo problema sia diventato sempre più presente e urgente, basti infatti pensare che l'anidride carbonica globale è aumentata di oltre il 50% tra il 1990 e il 2012. Per tale ragione sono in programma 1138 provvedimenti per contrastare e ridimensionare questa seria difficoltà;
- conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per lo sviluppo sostenibile: la plastica nei mari è un problema sempre più evidente che rischia di danneggiare in modo irreversibile la fauna marina ed è per questo che è opportuno agire con fermezza e in tempi brevi;
- proteggere, restaurare e promuovere l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri: è opportuno gestire in modo sostenibile le foreste, lottare alla desertificazione e fermare e invertire il degrado del suolo, arrestando la perdita di biodiversità;
- promuovere società pacifiche e inclusivi per lo sviluppo sostenibile: l’obiettivo è quello di fornire l'accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive;
- rafforzare le modalità di attuazione e di rivitalizzare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.
Si tratta, quindi, di un progetto su scala mondiale, un invito urgente all'azione da parte di tutti i Paesi con lo scopo di porre fine alla povertà e ad altre privazioni, migliorando la salute e l’istruzione, riducendo le disuguaglianze e stimolando la crescita economica. Un piano che ha, quindi, come obiettivo la salvaguardia del pianeta ma anche dell’uomo stesso.
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Sdgs Agenda 2030: i prossimi passi per i Paesi coinvolti
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Questa ingloba 17 Sustainable Development Goals, che si spera di raggiungere entro il 2030. L’avvio ufficiale degli Sdgs è coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi quindici anni.
Tali obiettivi hanno validità universale, vale a dire che tutti i Paesi devono fornire un contributo per raggiungere i goals in base alle loro capacità: un progetto globale in cui nessuno dev'essere lasciato dietro. Ottenere dei miglioramenti per il raggiungimento degli obiettivi in soli 15 anni non è un'impresa facile, ma la precedente esperienza, quella degli anni 2000, ha dimostrato che è un piano fattibile: gli obiettivi per lo sviluppo del Millennio, infatti, hanno migliorato le vite di milioni di persone. Tanti sono stati coloro che hanno visto migliorare le loro condizioni igienico-sanitarie e che hanno avuto la possibilità di garantire un’istruzione, seppure elementare, ai propri figli e ricevere supporto concreto contro problemi come l’Aids, la tubercolosi e la malaria.
Il ruolo del Sdg 7, ovvero l’obiettivo energetico
Il 7° obiettivo dell’agenda 2030 si chiama: “Energia pulita e accessibile”. L'accesso all'energia è un prerequisito essenziale, anche se come abbiamo visto non è certo l’unico, per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile prefissati. Allo stato attuale, infatti, ben 1,6 miliardi di persone in tutto il mondo non hanno accesso all'energia elettrica e di conseguenza a tutte queste prerogative.
L’obiettivo 7 degli Sdgs sostiene in tal modo l'accesso universale e affidabile ai servizi di produzione di energia sostenibile a prezzi accessibili. Dato che lo sviluppo sostenibile dipende dallo sviluppo economico e dal clima, esso mira ad un notevole aumento della quota di energie rinnovabili sulle non rinnovabili nell’ambito delle forniture globali e un raddoppiamento del tasso globale di miglioramento dell'efficienza energetica. Un altro scopo è quello di promuovere la ricerca nelle energie rinnovabili, nonché l’investimento in infrastrutture e tecnologie di energia pulita.
A sua volta, il goal 7 prevede 5 sotto-obiettivi:
- garantire l'accesso universale ai servizi energetici a prezzi accessibili, affidabili e moderni;
- aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale;
- raddoppio del tasso globale di miglioramento dell'efficienza energetica;
- migliorare la cooperazione internazionale per facilitare l'accesso alla ricerca energetica e alla tecnologia;
- espandere il sistema di infrastrutture e aggiornare la tecnologia per la fornitura di servizi energetici moderni e sostenibili per tutti i Paesi, in particolare quelli meno sviluppati, le isole minori e le zone senza sbocco sul mare.
Per rispondere a questo importante obiettivo energetico sono stati programmati 11 eventi, 30 pubblicazioni e ben 706 interventi. È chiaro però che la collaborazione e la cooperazione tra i Paesi è essenziale: tutti devono fare la propria parte ed impegnarsi a rispondere in maniera decisa a problemi che, ad oggi, sono sempre più imponenti.