Quando tradizione e innovazione si sposano con la passione e la dedizione di persone che ogni giorno lavorano per valorizzare il proprio territorio, il risultato non può che essere dei migliori.
Ci troviamo nella provincia di Trapani, ad Alcamo, dove la famiglia maltese a capo dell’azienda di famiglia da quattro generazioni, mantiene viva la sua storia, dedicandosi alla viticoltura e olivicoltura specializzata.
È stato proprio il loro tradizionale modello agri-famigliare a convincere il comitato esaminatore del CIA-Agricoltori Italiani, che durante la cerimonia svoltasi il 12 novembre ha attribuito all’azienda agricola siciliana l’ambito riconoscimento della Bandiera Verde Agricoltura 2019.
Il concorso-premio, nato nel 2003 su iniziativa di Marco Giardini, ha l’obiettivo di onorare le aziende agricole, le regioni,le province, i comuni e le comunità che si distinguono particolarmente nelle politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio, nell’uso razionale del suolo e nella valorizzazione dei prodotti tipici legati al territorio.
L’azienda agricola “Tenuta Maltese”, collocata nella categoria Agri-Family, è stata premiata insieme ad altre 16 realtà protagoniste della nuova agricoltura italiana, capaci di mantenere alto il livello qualitativo del loro lavoro, senza distogliere mai l’attenzione dal rispetto per l’ambiente.
Chi è Tenuta Maltese?
La storia dell’azienda trapanese risale al 1800 circa, quando la signora Cardeddra, guidata da un rigido senso del dovere e del sacrificio, riuscì, superando tutte le difficoltà dell’epoca, a portare avanti la piccola azienda di famiglia.
Sono sei le generazioni che animano la storia di questa azienda, che oggi opera con passione nelle tipiche coltivazioni della vite e dell’olivo. Ogni anno vengono prodotti 1200 quintali di vini da tavola in regime biologico, sia a bacca bianca che a bacca rossa.
L’azienda agricola “Tenuta Maltese” si basa su un sistema di gestione moderno, che, grazie al continuo aggiornamento, ottiene prodotti di elevata qualità capaci di rispettare la sicurezza ambientale.
Oggi è il nipote Gianfranco Maltese a gestire l’azienda e ha scelto, insieme alla sua famiglia, di adottare delle tecniche colturali che puntano alla salvaguardia dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio di riferimento.
Riconoscimento Bandiera Verde Agricoltura: cos’è
La Bandiera Verde Agricoltura vuole porsi come riconoscimento a quell’agricoltura in linea con le esigenze e le aspettative dei cittadini europei; non si tratta di un mero premio alla storia e alla tradizione, ma un vero e proprio apprezzamento per coloro che non fanno della propria quotidianità un limite e sanno guardare oltre i problemi e ostacoli all’ordine del giorno.
In una realtà dove la qualità rappresenta l’elemento di fondamentale importanza per l’agricoltura italiana, capace di far fronte alla forte competizione internazionale, riconoscere pubblicamente i soggetti che operano per questo obiettivo è estremamente necessario.
Con Bandiera Verde Agricoltura non si premiano solo le produzioni di eccellenza, ma tutti quei comportamenti virtuosi che agevolano la crescita delle imprese e dei territori; agricoltura non significa solo genuinità degli alimenti, ma estrema attenzione verso l’ambiente e il paesaggio.
L’idea della Bandiera Verde nasce sulla scia del successo delle Bandiere Blu d’Europa, istituite nel 1897 e conferite annualmente alle spiagge e agli approdi turistici che si differenziano per la loro operosità in difesa dell’ambiente e della salubrità del mare.
All’iniziativa europea sono seguite le Bandiere Arancioni, marchio di qualità per la valorizzazione turistica dell’entroterra. Col passare degli anni si è arrivati alla conclusione che questo fosse l’approccio giusto da applicare anche in ambito agricolo ed è proprio questo motivo ad aver spinto la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) a istituire Bandiera Verde.
Il riconoscimento è pensato per gli enti pubblici, le aziende, le associazioni e i singoli cittadini che ogni giorno si impegnano nella salvaguardia del territorio rurale e delle sue radici storiche e culturali.
Il concorso-premio, nato nel 2003, è giunto quest’anno alla sua XVII edizione e consiste nell’assegnazione di una bandiera verde con il marchio agricoltura; esso prevede la suddivisione in varie sezioni: province, comuni, aziende agricole singole o associate e altri fuori concorso. Per candidarsi i requisiti essenziali sono storia e azioni svolte; per gli enti locali sono necessari i capitoli di spesa, mentre per le imprese i piani di investimento. Tutti questi devono perseguire gli obiettivi della salvaguardia, della valorizzazione e promozione dell’agricoltura, dell’ambiente e della qualità e tipicità agricola ed enogastronomiche locali.