Può capitare che, a fine mese, si riceva una bolletta del gas troppo cara e che non si riesca, in alcun modo, a giustificare il costo elevato addebitato dal fornitore energetico per il servizio gas. Consultando attentamente una bolletta eccessivamente cara è possibile verificare il valore di tutte le voci di spesa presenti all’interno del resoconto e farsi un’idea di cosa possa essere successo.
A volte, infatti, i fornitori attribuiscono agli utenti spese che non corrispondono ai loro consumi, nonostante le abitudini di utilizzo energetico siano rimaste invariate nell’arco del mese: il risultato è un prezzo della bolletta del gas eccessivo. Le cause possono essere molteplici ed è importante indagare a fondo per intervenire in tempi rapidi e risolvere il problema, neutralizzando spese aggiuntive che non corrispondono al proprio consumo effettivo.
Bolletta gas esagerata! Come comportarsi?
Quando si riceve una bolletta del gas troppo cara è necessario approfondire con attenzione le ragioni che hanno potuto portare all’aumento del prezzo del servizio, anche per partire da dati certi e non sull’onda del momento. Prima di tutto bisogna analizzare le proprie abitudini di consumo: se nell’arco dell’ultimo mese il gas è stato utilizzato in maniera più intensiva del solito, il prezzo maggiorato in bolletta potrebbe essere giustificato, mentre se, al contrario, i consumi sono rimasti sostanzialmente invariati, ci si trova quasi sicuramente davanti ad una bolletta del gas sbagliata.
Una causa di errore può essere conseguenza del malfunzionamento degli impianti di cui si dispone, oppure il costo troppo elevato può essere ricondotto ad un errore compiuto dal proprio fornitore energetico. Per assicurarsi che una bolletta del gas troppo alta non dipenda dai propri sistemi, è necessario assicurarsi che non siano eventuali danni o imperfezioni che potrebbero essere all’origine dell’aumento dei costi a fine mese. Spesso, infatti, ci sono le perdite di gas dietro una bolletta troppo alta, senza quindi bisogno di avviare complicate azioni contro il gestore, fino al cambio dello stesso e alla scelta di una migliore offerta energetica.
Le fatturazioni errate per mano delle compagnie energetiche sono però una realtà e possono dipendere da diversi fattori. Capita spesso che agli utenti venga recapitata una bolletta per il gas già pagata in precedenza, oppure che si verifichi l’addebito di un servizio non richiesto e non attivato al momento della stipula del contratto. Ancora, è possibile che il fornitore di energia abbia effettuato un calcolo sbagliato dei consumi di gas e, di conseguenza, abbia richiesto al cliente il pagamento di una bolletta troppo cara.
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Come contestare una bolletta del gas errata
Chi riceve una bolletta del gas esagerata ed è certo che il prezzo elevato della fattura energetica ricevuta non corrisponda ai consumi effettuati nell’arco del mese, ha la possibilità di contestare la bolletta nei confronti del fornitore. Se si sceglie di intraprendere questa strada, è però necessario sapere come contestare una bolletta del gas, quindi conoscere le procedure da seguire, i tempi limite entro cui l’azienda è chiamata a rispondere alla contestazione e in che modalità bisogna presentare la contestazione per essere ritenuta valida.
Contestare una bolletta del gas illegittima per alcuni è l’unica strada da percorrere per risolvere il problema ed evitare costi energetici eccessivamente elevati, e i motivi per cui si sceglie di contestare una bolletta gas sbagliata possono essere molteplici. Come accennato in precedenza, la contestazione può nascere da un costo troppo elevato del servizio, lontano dagli effettivi consumi di gas dell’utenza, oppure da voci di spesa vaghe che non giustificano l’ammontare del prezzo finale da pagare.
La contestazione è un utile strumento che gli utenti hanno a disposizione per tutelarsi e inoltre, in caso di fatturazione contestata in via ufficiale, i gestori energetici sono obbligati per legge ad aprire una discussione con i clienti e a risolvere nel più breve tempo possibile il problema. Generalmente, per contestare una bolletta gas è necessario redigere una lettera di reclamo all’interno della quale si evidenzia la natura del problema, chiedendo al fornitore di compiere una specifica azione.
La lettera di reclamo deve essere inviata all'operatore tramite posta raccomandata, in formato cartaceo o elettronico (Posta Elettronica Certificata). Essa, inoltre, deve contenere i dati dell’intestatario, il codice cliente, l’indirizzo della fornitura, il codice del contatore e i dati della bolletta contestata.
Nel caso specifico in cui la contestazione della bolletta per il gas sia stata inoltrata per un costo troppo elevato, si ha la possibilità di richiedere al gestore il ri-conteggio corretto dei consumi della fornitura. In questi casi, è consigliabile sospendere l’intero pagamento addebitato o, in alternativa, pagare solo l’importo che si ritiene adeguato rispetto ai consumi effettuati. Se, prima della contestazione della bolletta del gas considerata illegittima, è stato pagato l’intero importo richiesto dal fornitore, il cliente può richiederne il rimborso entro cinque anni dalla data di emissione della fatturazione.
Nel caso in cui, invece, il reclamo sia stato inoltrato perché addebitato un importo in realtà già pagato in precedenza, è necessario allegare alla lettera di contestazione una ricevuta che attesti l’effettivo pagamento della bolletta.
Se la risposta da parte della compagnia energetica non arriva o non si è soddisfatti del riscontro ricevuto, è possibile rivolgersi ad una delle autorità competenti in materia (ARERA, Camera di Commercio, mediatori di servizi energetici gas e luce) ed avviare una pratica di conciliazione. Ci si può avvalere della conciliazione entro e non oltre un anno dalla data di inoltro della lettera di reclamo al gestore.
Se anche con il supporto delle autorità competenti non si riesce a risolvere il problema legato alla bolletta del gas troppo cara e a ricevere soddisfacente risposta da parte del fornitore, il cliente ha la possibilità di intentare causa alla compagnia energetica. In questi casi, ad esprimere un parere in merito è il giudice di pace. Se il consumatore viene riconosciuto come la parte lesa, il fornitore è chiamato non solo a rimediare all’errore commesso, ma anche ad elargire un indennizzo al cliente, come risarcimento per le energie, anche economiche, spese durante la procedura di contestazione della bolletta gas sbagliata.