La
bolletta energia elettrica di liquidazione non è altro che la
bolletta di chiusura, con cui il fornitore certifica la fine del precedente contratto liquidando eventuali crediti a favore dell'utente, come ad esempio il deposito cauzionale. A seguire un breve approfondimento sulla bolletta energia elettrica di liquidazione.
Quando arriva la bolletta energia elettrica di liquidazione
Tutti i titolari di un contratto di fornitura energetica che comunicano la disdetta del contratto, cambiano fornitore oppure richiedono una voltura ricevono la bolletta energia elettrica di liquidazione, comunemente chiamata come bolletta di chiusura. Il termine liquidazione si riferisce all'eventuale credito positivo maturato dal cliente nelle bollette precedenti. Infatti, il fornitore fattura una sorta di bolletta di conguaglio, confrontando le spese precedenti dell'utente con i consumi realmente effettuati. Per legge, la bolletta energia elettrica di liquidazione deve essere recapitata dai fornitori ai propri ex clienti 8 giorni prima del completamento delle 6 settimane da quando è avvenuta la cessazione del contratto.
Deposito cauzionale nella bolletta energia elettrica di liquidazione
Il deposito cauzionale viene liquidato dal fornitore all'utente in caso di disdetta del contratto, voltura, cambio fornitore o passaggio alla domiciliazione bancaria come nuova modalità di pagamento. L'importo del deposito cauzionale per un contratto di fornitura elettrica per uso domestico con potenza pari a 3 kW è pari a 34,5 euro (importo massimo richiesto). Si ricorda che per il cambio fornitore non vi è l'obbligo da parte dell'utente di comunicare la decisione all'azienda fornitrice, dal momento che sarà il nuovo fornitore scelto a occuparsi dell'intera pratica.