Nel calcolo della bolletta del gas compaiono diverse voci. La prima corrisponde ai servizi di vendita e di solito è la più alta. La seconda invece ai servizi di rete. La terza e ultima voce che concorre nel calcolo della bolletta del gas è quella delle imposte. A seguire un breve approfondimento sul tema, con la spiegazione di ciascuna voce, al fine di ottenere una panoramica più chiara sull'argomento.
Calcolo bolletta del gas: cosa sono i servizi di vendita
I servizi di vendita costituiscono in media il 44 per cento del calcolo complessivo nella bolletta del gas. A incidere maggiormente sui servizi di vendita è la componente gas, la quale viene fissata dal fornitore con prezzo bloccato in genere per i primi 12 mesi dall'attivazione del contratto. Qualora l'utente sia nel Servizio di Maggior Tutela, la componente del gas è stabilita dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che applica una variazione del corrispettivo fisso al termine di ogni trimestre. Le altre due voci presenti nei servizi di vendita sono la commercializzazione all'ingrosso e la vendita al dettaglio. Entrambe concorrono in misura minore, complessivamente pari all'8 per cento.
Calcolo bolletta del gas: cosa sono i servizi di rete
I servizi di rete sono la seconda sezione più importante che va a incidere nel calcolo della bolletta del gas. Essi rappresentano circa il 20 per cento del costo complessivo della bolletta. A differenza di quanto succede con l'energia elettrica, i servizi di rete sono uguali per tutte le utenze domestiche, dal momento che corrispondono a un prezzo fisso stabilito dall'Autorità sia per chi appartiene al mercato tutelato sia per chi ha sottoscritto una fornitura nel mercato libero.
Calcolo bolletta del gas: le tasse
Oltre all'IVA, le imposte fissate nel calcolo della bolletta del gas sono l'imposta sul consumo e l'addizionale regionale. La prima incide per il 17 per cento totale della spesa in bolletta. L'addizionale regionale ha invece un peso minimo, circa il 2 per cento.