Come molti sanno, il calcolo bolletta energia elettrica deve essere effettuato tenendo conto di parametri differenti, in quanto il costo dell’energia elettrica non è unitario: questi parametri variano dalle fasce orarie in cui avviene maggiormente il consumo di energia elettrica nell’abitazione fornita, alla tipologia di contratto stipulato, al fornitore e a quale mercato - se di maggior tutela o libero - appartiene il fornitore.
Infatti, è necessario considerare tali fattori perché il costo del Kilowattora subisce importanti variazioni di prezzo.
Pertanto, il primo passo per il calcolo costo bolletta energia elettrica e per risparmiare è conoscere il costo del kWh.
Se, dunque, si vuole calcolare il costo di un kWh si deve tenere conto di numerose variabili che impattano sulla bolletta dei consumi: infatti, questa è calcolata tenendo conto dei consumi netti, di spese aggiuntive e dell’IVA e, se si vuole considerare il totale dei kWh effettivamente consumati, è per questo necessario isolare il costo di vendita di energia dalle voci differenti.
Come possiamo quindi isolare il prezzo di vendita per considerarlo separatamente? Per comprendere quale sia il costo unitario è necessario dividere il valore di vendita della corrente per il numero di kWh effettivamente consumati nel periodo considerato, in modo da ricavare il prezzo dell’energia elettrica.
Ovviamente, ad impattare sul calcolo della bolletta energetica vi sono ulteriori variabili come la residenza anagrafica o meno nell’immobile in cui la fornitura è attivare e la potenza impegnata - ossia i kW - che varia in base alla tipologia di contratto.
Foglio di calcolo per la bolletta energia elettrica
Esistono fogli di calcolo bolletta energia elettrica per agevolare queste operazioni e persino applicazioni sviluppate per Android e Apple, come “bolletta luce”, che consente appunto di calcolare il costo della bolletta della luce tenendo conto delle variabili considerate.
In generale, una volta ricevuta la nostra bolletta possiamo fare un primo calcolo di controllo per essere certi di aver pagato il giusto senza eccedenze.
Il primo passo è quello di considerare le bollette dell’ultimo anno, calcolare l’importo del totale che si è pagato e dividerlo per l’energia elettrica consumata negli ultimi 12 mesi: in questo modo è possibile ottenere il costo pagato per kWh che comprende Iva e altre tasse.
È sempre bene confrontare le proprie bollette energetiche con parenti e conoscenti per verificare che non vi siano importanti anomalie di prezzo anche se, come abbiamo anticipato, il costo bolletta energia varia in base a numerosi fattori.
Oltre a questa prima operazione è ovviamente possibile verificare il le singole voci che troviamo in bolletta, nonostante ciò richieda più tempo.
Per farlo troviamo fogli di calcolo della bolletta energia elettrica in rete e calcolatori automatici, ma è sempre bene effettuare controlli su molteplici sistemi se si vuole essere sicuri dell’affidabilità dei risultati.
Schema della bolletta dell'energia elettrica
La bolletta energia elettrica è composta da numerose voci e, per verificarle, è bene imparare a leggere lo schema della bolletta.
Troviamo un quadro sintetico e un quadro di dettaglio: si trovano nella prima pagina della bolletta e il primo è quello generalmente più controllato, in quanto presenta anche il prezzo totale da pagare.
Il primo foglio riporta, in alto a destra, i dati identificativi del cliente, mentre a sinistra vi è l’indirizzo dell’immobile con cui è stipulato il contratto di fornitura elettrica, che non sempre coincide con l’indirizzo a cui viene inviata la bolletta.
È inoltre presente, sotto l’indirizzo di fornitura, il codice POD che determina la localizzazione del luogo in cui si usufruisce dell’energia elettrica.
Nel quadro di sintesi sono indicati, oltre al totale da pagare, anche le voci singole che contribuiscono al costo della bolletta: spese di trasporto e gestione contatore, la spesa per oneri di sistema nonché il totale imposte e Iva.
Al di sotto del quadro di sintesi troviamo il dettaglio delle spese fiscali, che ci aiutano a comprendere meglio il valore delle imposte rispetto al corrispettivo totale che dovremo pagare.
Tra i dati della fornitura sono indicati anche la potenza contrattualmente impegnata e il livello massimo di potenza.
Accanto alle informazioni sul tipo di contatore è riportato il consumo annui in kWh che si rivela particolarmente utile in quanto ci consente di valutare tra le offerte sul mercato quale si adatti maggiormente alle nostre esigenze.
Simulatore della bolletta di energia
Una volta ricevuta la bolletta energetica, può capitare di non essere sicuri delle voci riportate e della correttezza dell’importo totale da pagare, magari perché si riscontrano effettivamente delle anomalie rispetto alle bollette precedenti o rispetto ai consumi di parenti e vicini di casa.
È possibile trovare online numerosi software calcolo bolletta elettrica, per controllare che le cifre risultanti siano effettivamente in linea con quelli indicati nella bolletta reale.
In caso i dati differiscano significativamente è sempre bene contattare il vostro fornitore di energia elettrica per ottenere chiarimenti e informazioni.
Il simulatore bolletta può essere usato anche per verificare se sia conveniente il passaggio dalle offerte del mercato libero rispetto alle tariffe in maggior tutela.
Il mercato libero consente sostanzialmente di scegliere a quale operatore rivolgersi per la fornitura di energia elettrica; i fornitori possono - in linea teorica - determinare il prezzo di vendita dell’energia, anche se anche se effettivamente hanno libertà solo nel calcolo della componente energia e non dei costi dei servizi di rete, che rimangono decisi dall’autority AEEGSI.
Passando al mercato libero non verranno modificati impianto energetico e contatore, ma si passerà solamente ad un diverso fornitore per l’energia elettrica tramite un cambio amministrativo con una procedura la cui durata è prevista intorno alle 48 ore, per agevolare i clienti nel trasferimento.
La nuova bolletta arriva solitamente dopo 45 giorni dall’avvenuto passaggio al mercato libero.
Il controllo della bolletta dell'energia
È sempre consigliabile controllare che il vostro contratto sia in regime di maggior cautela, che sia inserito il corretto tipo di utenza - residente o non residente, cambia il peso degli importi fissi nel secondo caso con conseguente aumento del costo finale della bolletta - e controllare che non vi siano ricalcoli nella seconda pagina della bolletta.
Riguardo la differenza fra utenza residente o non residente è opportuno soffermarci, perché la tipologia di utenza può impattare significativamente sul calcolo finale del costo della bolletta.
Infatti, se il costo della bolletta è calcolata in base a quote fisse e quote variabili, per i clienti non residenti è maggiore il peso delle quote fisse, che impatta su due delle quattro voci.
Per i clienti residenti, invece, solo una voce su quattro sarà impattata dalle quote fisse a partire dal gennaio 2020, anno di avvio della riforma delle tariffe elettriche.
Tale riforma è implementata per rendere i consumi più efficienti, e penalizza i non residenti perché, generalmente, questi sono i proprietari di seconde case che necessitano di energie elettrica in misura minore durante l’anno.
Può succedere che nella bolletta sia inserita la tipologia di utenza errata: è bene, dunque, controllare attentamente la correttezza di tale voce.
In caso l’utenza inserita non corrisponda alla vostra situazione di residente o meno, è possibile inviare un ricorso tramite un modulo di richiesta; generalmente gli importi pagati in eccesso vengono decurtati dalla bolletta successiva sotto forma di conguaglio una volta appurato l’errore nella tipologia di utenza.