Grazie alla proroga dell'Ecobonus fino al 31 dicembre 2019, numerose famiglie italiane stanno optando in queste settimane per la sostituzione della vecchia caldaia a gas con una di nuova generazione, la cosiddetta caldaia a condensazione. Non sempre però l'acquisto di quest'ultima tipologia di caldaia viene consigliato dagli addetti ai lavori. Infatti, per prima cosa è opportuno verificare quali sono i tipi di radiatori installati dentro la casa. In riferimento a quanto detto, segue un approfondimento sull'accostamento dei termosifoni in ghisa con la caldaia a condensazione.
Caldaia a condensazione con termosifoni in ghisa? Non è un abbinamento corretto
La caldaia a condensazione si differenzia rispetto alle tradizionali caldaie a gas per la temperatura di mandata dell'acqua notevolmente più bassa, compresa tra i 50 e 55 gradi contro i 70-75 gradi di cui necessitano invece le caldaie tradizionali. Ciò porta la caldaia a condensazione a riscaldare l'ambiente in maniera lenta ma costante, con un'efficienza energetica che supera in alcuni casi il 100 per cento. Come si evince, una caldaia a condensazione per funzionare in maniera corretta va lasciata accesa per molte ore. Da qui l'accostamento tra caldaia a condensazione e riscaldamento acceso a tutte le ore del giorno. Numerose prove hanno dimostrato che mantenere accesa la caldaia a condensazione per molte ore garantisce un maggior risparmio sul fronte dei consumi. Ogni discorso viene annullato se si abbina la nuova caldaia con i vecchi termosifoni in ghisa, il cui elevamento isolamento termico funziona correttamente con le vecchie caldaie a gas mentre è inadatto per quelle a condensazione. Infatti, il rischio concreto è che i termosifoni in ghisa non riescano a riscaldare sufficientemente l'ambiente a causa della loro elevata inerzia termica, a differenza per esempio dei termosifoni in alluminio o dei termosifoni in acciaio.