Tutte le regioni italiane sono state interessate negli ultimi anni dall'intervento relativo al cambio del contatore del gas, avvenuto non senza polemiche da parte di migliaia di utenti in rete, come testimoniano le numerose lamentele presenti online nei principali forum inerenti il settore della luce e del gas. Nel caso specifico, la sostituzione del contatore del gas si è resa necessaria a seguito della delibera promossa dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), la quale ha stabilito come i contatori di vecchia generazione (quelli meccanici) debbano essere sostituiti con i contatori teleletti. Su un argomento così importante, si registra ancora oggi tanta confusione. A partire dall'obbligatorietà o meno della sostituzione. A seguire la spiegazione dell'affermazione 'il cambio contatore gas non è obbligatorio'.
Quando il cambio del contatore gas non è obbligatorio
Contrariamente a quanto si legge in rete, il cambio del contatore del gas non è obbligatorio per tutti. Infatti, l'obbligo scatta soltanto quando il contatore della propria fornitura ha più di 15 anni. Soltanto in questo caso la sostituzione del contatore meccanico del gas si rende necessaria. A questo proposito, si ricorda che il contatore è di proprietà del distributore e non del fornitore di vendita. Inoltre, è bene precisare che la proprietà del contatore da parte del distributore ha una durata di 15 anni. Il contatore, prima di raggiungere i 15 anni, ha un costo. Nella bolletta del gas è quantificato in 3 euro ogni due mesi, per un totale di 18 euro ogni anno. Se si moltiplica tale cifra per 15, vale a dire il numero degli anni in cui viene addebitato il costo del contatore di proprietà del distributore, la somma finale arriva a 270 euro. Infine, si ricorda che per legge il distributore deve inviare una lettera tre mesi prima del cambio, attraverso la quale deve informare della sostituzione del contatore del gas.