La potenza termica equivale all'energia necessaria in un dato tempo per trasferire calore in un ambiente che viene misurata in "KW" o "kcal/h".
In un immobile destinato ad uso abitativo la potenza termica è collegata al funzionamento della caldaia, fornelli e il sistema di riscaldamento.
In un immobile dalle dimensioni all'incirca di "100 m2" si calcola che la potenza termica necessaria è di "30 kW".
Al fine di comprendere quale sia la normativa da applicare è necessario considerare la potenza termica necessaria ai fini del trasferimento di calore in un dato ambiente.
Se si tratta di un immobile destinato ad uso abitativo, ad esempio, la normativa che usualmente trova applicazione è la "UNI 7129 del 2015", fino ad una portata termica non superiore ai "35 kW".
Al fine di individuare il valore della potenza termica per un dato ambiente bisogna prendere in considerazione tre variabili il "volume" del suddetto ambiente, il rapporto tra la temperatura interna ed esterna e infine, il "coefficiente di dispersione".
Il primo elemento che influenza il valore della potenza termica è il "volume" dell'immobile o singola stanza che si desidera riscaldare.
Il volume è indicato in "m³", determinarlo è semplice, si tratta di un mero calcolo matematico frutto di una moltiplicazione tra tre fattori variabili i "mq2" dell'ambiente e "l'altezza" del soffitto e la larghezza.
Il secondo elemento che influenza il valore della potenza termica è "il divario tra temperatura interna ed esterna", si tratta di una semplice addizione tra i due valori.
Infine, l'ultimo elemento che influenza il valore della potenza termica è il "coefficiente di dispersione", si tratta di un calcolo determinato dal tipo di materiale che al momento di costruzione dell'immobile è stato impiegato per l'isolamento dello stesso.
La potenza termica è il risultato della moltiplicazione di tali elementi.