Il titolare di un'utenza domestica che deve compiere dei lavori di ristrutturazione all'interno del proprio appartamento può avere bisogno di spostare il contatore. A seguire un breve approfondimento su come spostare un contatore, con le informazioni pratiche in merito alla presentazione della richiesta, le tempistiche e i costi da sostenere per la modifica della posizione.
Richiesta per spostare un contatore
A chi inviare la richiesta per spostare un contatore? Tutto dipende se si ha una fornitura energetica attiva oppure no. Nel primo caso, la richiesta va inoltrata al fornitore. Quest'ultimo, una volta ricevuta la comunicazione, ha tempo fino a 2 giorni lavorativi per trasmettere la richiesta al distributore. Qualora invece l'utente non abbia alcuna fornitura attiva di luce e/o gas, può presentare la richiesta di spostare il contatore direttamente al distributore locale. Infatti, il proprietario del contatore è il distributore, che svolge un ruolo differente rispetto al fornitore. Mentre il fornitore vende la componente energia applicando prezzi concorrenziali rispetto ai concorrenti presenti nel mercato libero, il distributore assolve al ruolo di distribuire l'energia in tutte le case degli italiani.
Tempistiche e costi per spostare il contatore
Dopo aver ricevuto la segnalazione, il distributore invia all'utente un preventivo di spesa entro 20 giorni lavorativi. Una volta accettato il preventivo, le tempistiche per lo spostamento del contatore variano da 15 a 60 giorni lavorativi, in base alla difficoltà dell'intervento. Il costo da sostenere per spostare un contatore è pari a 198,8 euro, spesa a cui va applicata l'IVA (imposta sul valore aggiunto) al 22 per cento.