Il dispacciamento dell'energia elettrica è l'attività compiuta dal gestore (Gruppo Terna) della rete di trasmissione per mantenere in equilibrio il rapporto tra domanda e offerta di energia. Si tratta di un'operazione fondamentale, dal momento che riesce a preservare il corretto funzionamento del sistema elettrico nell'intero territorio nazionale. Come per le altre voci che vanno a concorrere alla composizione della bolletta dell'energia, anche il dispacciamento ha un suo peso specifico. A seguire un breve approfondimento sui
costi del dispacciamento di energia elettrica nel 2019 secondo quanto stabilito dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Quali sono i costi del dispacciamento energia elettrica 2019
L'Autorità per l'Energia fissa i costi del dispacciamento energia elettrica ogni anno. Fino al prossimo 31 dicembre 2019, il dispacciamento dell'energia elettrica avrà un peso specifico nella bolletta pari a: 0,0688 euro/kWh per la copertura dei costi inerente la remunerazione della capacità produttiva; 0,1093 euro/kWh per i costi del servizio di interrompibilità del carico; 0,1475 euro/kWh (fascia F1, fascia F2 e fascia F3) per i costi di generazione delle unità essenziali in relazione alla sicurezza del sistema elettrico; 0,0368 euro/kWh come costi riconosciuti per il funzionamento di Terna, la società che si occupa nel 98 per cento dei casi in Italia della rete di trasmissione dell'energia elettrica (gestore, ndr).
Dove si trova il dispacciamento dell'energia elettrica in bolletta
Come visto, i costi relativi al dispacciamento dell'energia elettrica 2019 sono disposti annualmente dall'ARERA (Autorità per l'Energia). La componente di riferimento in bolletta riporta la sigla PD (Prezzo Dispacciamento) ed è presente all'interno dei Servizi di vendita, una delle voci più importanti per il prezzo complessivo della bolletta. Il dispacciamento dell'energia elettrica contribuisce a costituire la
spesa per la materia energia insieme al prezzo dell'energia (PE) e alla commercializzazione al dettaglio (indicata dalla
sigla PCV).