Pochi sanno che Greta Thunberg è arrivata a Torino per un motivo ben preciso: è noto che la teenager svedese leader del movimento Friday For Future sfugga gli inviti ufficiali di istituzioni e politica. Il meccanismo è abbastanza semplice, molto più semplice di quello che ci si potrebbe aspettare considerando che si parla di un personaggio che in meno di un anno ha raggiunto una popolarità impressionante. Greta si limita a rispondere agli inviti come quello di David Wicker che le arrivano, quasi sempre attraverso canali social, dai sostenitori del FFF.
L’invito per Greta è arrivato da David, un ragazzo di 15 anni
Il suo arrivo a Torino si deve a David Wicker, un ragazzo di soli 15 anni abitante in Val di Susa. È stato tra i primi ad aderire all’iniziativa dello sciopero del venerdì organizzando presidi, assemblee con diverse scuole superiori del torinese e una pagina social che è stata immediatamente molto seguita e affollata da diversi coetanei.
Greta già sapeva che tra le città italiane Torino era forse quella che aveva risposto con maggiore entusiasmo al suo appello e, pochi giorni prima di passare dall'Italia per tornare verso casa, ha deciso di dare un’occhiata con i suoi occhi. Tutto si è concretizzato in pochi giorni: David aveva invitato Greta con un messaggio (pare che la Thunberg ne riceva circa 15mila al giorno) e la leader del Friday for Future ha risposto tramite un’altra giovanissima attivista tedesca, Louise, che si è messa in contatto con lo studente italiano avvertendolo che il suo invito era stato accettato.
Sulla strada verso casa una tappa a Torino
Quando Louise ha scritto a David avvisandolo con un messaggino dell’arrivo di Greta, il giovanissimo attivista italiano è rimasto di sasso: “Non avrei mai pensato potesse accettare il mio invito e quando ho risposto ho messo solo tre puntini… senza parole. Sono felice di aver creato l’occasione per farle fare una sosta qui sulla strada verso casa dopo il COP25 di Madrid. Sono ancora più contento che tutto si sia concretizzato proprio in occasione di uno dei nostri scioperi del venerdì perché a ogni occasione riusciamo a coinvolgere sempre più persone e la presenza di Greta non farà altro che dare ancora più credibilità al nostro movimento”.
Greta segue l’Italia con molta attenzione
Non è la prima volta che Greta visita il nostro paese: era stata a Roma non molto tempo fa quando aveva incontrato i senatori e un folto gruppo di manifestanti. David l’aveva incontrata proprio in quella occasione e poi ancora a Losanna quando i delegati del FFF si erano trovati per una settimana di Forum e di dibattito. Greta è molto attenta all’Italia: legge spesso del nostro paese, ha seguito la vicenda dell’Ilva di Taranto e si è fatta tradurre alcuni articoli che riguardano diverse emergenze ambientali del nostro paese. Il 27 settembre scorso aveva postato su Twitter l’immagine di una manifestazione che si era tenuta a Torino che aveva avuto particolare successo.
Il movimento italiano alle spalle del FFF continua a crescere
Dietro l’opinion leader svedese ci sono i genitori ma anche un piccolo staff di editor che si occupano dei social e delle sue relazioni: impensabile ormai che la sedicenne possa fare tutto da sola con l’incredibile risalto che la sua protesta ha ottenuto. David ammette di non essere stato il suo primo follower italiano:
“Quando ho cominciato a interessarmi a lei c’erano già diversi ragazzi italiani che la seguivano sui social e che traducevano in italiano i suoi tweet e i suoi post; circa un anno fa ho saputo che a Torino alcuni ragazzi stavano organizzando la stessa protesta che aveva creato lei e ho deciso di unirmi a loro. Sono sceso in città per manifestare e le mie abitudini sono completamente cambiate. Non uso più l’autobus: cammino 45’ ogni giorno per andare in stazione e prendere il treno, ho scelto di non mangiare carne, non volo mai. Sono molto più consapevole e cosciente delle mie scelte e sono anche molto più soddisfatto di me. Non sono l’unico: sono tanti i ragazzi della mia idea che adesso vivono con una consapevolezza più attenta nei confronti dell’ambiente”.