Come qualsiasi altra persona che è riuscita a imporsi all’attenzione dei media e del pubblico in pochissimo tempo, anche Greta Thunberg ha dovuto incassare le critiche di un certo tipo di ascolto, in modo particolare dalla rete. Sono nati decine di meme, uno praticamente per ogni sua dichiarazione, ma anche bizzarri video nei quali la sedicenne svedese che è diventata la leader del movimento Friday For Future è stata doppiata da comici, personaggi di cartoni animati, persino band metal. Un po’ per la forte carica empatica che Greta offre in ogni singolo intervento e un po’ perché i momenti in cui la si vede anche solo sorridere sono davvero pochi.
Greta e il suo controllo della rabbia
A Torino, nel corso della sua visita in Italia, subito dopo avere presenziato ai lavori del COP25, Greta Thunberg è sembrata piuttosto stanca più che contrariata: la raffica di appuntamenti cui la ragazza si presta sono davvero tantissimi. Il suo intervento più ripreso e irradiato anche on line è stato senza dubbio quello alle Nazioni Unite in cui ha ripreso severamente i leader politici di mezzo mondo accusandoli di avere rubato l’esistenza e il tempo dei ragazzi della sua generazione.
Greta ha usato parole estremamente dure ma anche facilmente comprensibili: e quello che non dicevano le parole lo dicevano i suoi occhi che esprimevano davvero tutto il suo risentimento. Fuori dal palazzo di vetro dell’ONU Greta è stata anche più dura rispondendo a una giornalista che gli chiedeva se era contenta di essere stata applaudita… “Contenta no, sarei più contenta se mi stessero a sentire, ma credo sia chiedere troppo”.
La sfida on line di Trump alla teen ager svedese
Uno dei bersagli di Greta è da sempre il presidente americano Donald Trump che fino a questo momento ha sempre rifiutato qualsiasi confronto non solo con la teen ager svedese ma con qualsiasi ambientalista ostile alla sua politica di assoluta deregulation nei confronti delle grandi industrie americane.
Gli analisti americani dicono che Trump, al centro di un provvedimento di impeachment, avrebbe reagito in quasi furioso alla notizia che Greta era stata nominata personaggio dell’anno dalla popolare rivista Time. Il suo commento, come spesso accade, è stato affidato al suo profilo Twitter: “Credo debba lavorare sul suo controllo della rabbia e andarsene a vedere una vecchia commedia al cinema. Rilassati Greta!”.
Anche Melania contesta l’impegno politico di Greta
Il tweet di Trump ha ottenuto in poche ore circa 230mila like, 60mila retweet e 121mila commenti, molti dei quali per la verità favorevoli al punto di vista del presidente. Contro la sovraesposizione di Greta si è espressa anche sua moglie Melania che tenendo una conferenza all’università di Stanford ha parlato della ragazza e della massiccia pressione che sta ricevendo. Poco dopo è arrivato anche il tweet della first lady: “Una minorenne dovrebbe essere rispettata con la massima privacy e tenuta fuori da qualsiasi contesto politico”. Trump è stato molto criticato soprattutto in Europa per il suo tweet che definiva, “Ridicola” la copertina riservata da Time alla leader del Friday For Future: tanto che è stato accusato di cyberbullismo nei confronti della sedicenne.
L’ultima parola se la prende Greta cambiando la bio e ironizzando
Le schermaglie intanto vanno avanti e forse non è un caso che poche ore dopo essere stata attaccata Trump Greta abbia deciso di mettere mano al suo profilo Twitter cambiando la bio. In questo momento Greta Thunberg è indiscutibilmente una delle persone più influenti del pianeta: i suoi canali social sono seguiti da milioni e milioni di giovanissimi in ogni parte del mondo.
Un breve riscontro: Trump, un tycoon multimiliardario proprietario di decine di aziende – anche editoriali – attivo da quarant’anni, vanta 67.6 milioni di follower su Twitter. Il profilo di Greta è a 3.5 milioni, ma è nato da pochissimo. E la sua bio oggi dice “teenager al lavoro sul suo controllo della rabbia, al momento impegnata a vedere una vecchia commedia al cinema con un amico”. In Svezia dicono… se non puoi farteli amici, ridici sopra.