L’energia geotermica è un particolare tipo di energia che sfrutta il calore presente nella crosta terrestre. Si parla di una soluzione sostenibile e green per produrre elettricità, senza danneggiare il pianeta. Infatti, tale fonte energetica oltre ad essere costante e infinita, non prevede la combustione e quindi non disperde nell’atmosfera CO2 e polveri sottili.
Geotermia: definizione
Quando si parla di geotermia si fa riferimento al processo di produzione di energia elettrica a partire dal calore della terra. Per definizione, la geotermia è in grado di catturare e sfruttare le alte temperature presenti nella crosta e nel sottosuolo del pianeta per produrre energia elettrica da utilizzare quotidianamente.
Come spiega la scienza, la temperatura del suolo aumenta in maniera esponenziale man mano che ci si avvicina al centro della terra e si scende in profondità. In particolare, si parla di un incremento di 3 gradi ogni 100 metri. Infatti, le acque sotterranee essendo a contatto con queste temperature così elevate si trasformano in vapore e sono presenti solo sotto tale forma.
L’Italia è un paese privilegiato dal punto di vista geotermico, perché ha un potenziale in grado di rispondere al 60% del consumo interno lordo di energia elettrica nazionale. Un valore sicuramente incoraggiante considerando che tale energia è potenzialmente infinita e gratuita. Produrre energia a partire dal calore incorporato nella terra consente di superare tutti quei limiti tecnici che caratterizzano le altre forme energetiche, come la disponibilità intermittente dei combustibili.
Che cos’è l’energia geotermica?
L’energia geotermica è un particolare tipo di energia termica generata naturalmente dal pianeta terra. Si tratta di un tipo di energia derivante dalla crosta terrestre e in particolare dalla formazione del pianeta e dal processo di decadimento radioattivo di alcuni elementi presenti nella crosta terrestre. Quindi, l’energia geotermica è a tutti gli effetti una fonte energetica stabile e illimitata, da cui è possibile ricavare elettricità costate.
L’energia geotermica viene prodotta all’interno delle centrali geotermiche: il calore viene emanato da processi di decadimento nucleare di elementi radioattivi contenuti nel nucleo, nella crosta e nel mantello terrestre, come l’uranio, il potassio e il torio.
Si indicano tre diverse tipologie di centrali geotermiche all’interno delle quali avviene il processo di trasformazione del calore in energia:
- centrali a vapore secco: il vapore viene estratto direttamente dalle fratture presenti sul suolo e viene utilizzato per avviare il funzionamento della turbina. A questo punto l’energia cinetica generata viene trasformata in elettrica con un alternatore;
- centrali flash: in questo caso le centrali si focalizzano sulla trasformazione dell’acqua bollente a ad alta pressione in flussi con una temperatura e una pressione più bassa;
- centrali binarie: al fianco dell’acqua bollente si fa scorrere un flusso con un punto di ebollizione minore, così che questo possa trasformarsi in vapore e azionare la turbina.
L’energia geotermica viene utilizzata perché garantisce forti vantaggi e benefici. Non solo si parla di una fonte in grado di produrre grandi quantitativi di elettricità, ma anche di un modo sostenibile, green e rinnovabile di generare elettricità.
Energia geotermica: come funziona
L’energia geotermica esiste da sempre. Se prima veniva utilizzata esclusivamente come fonte di calore per il riscaldamento, oggi l’evoluzione e le innovazioni hanno consentito di produrre energia elettrica a partire dal calore della terra. Per definizione ha origine da una sorgente è si possono distinguere tre tipi di sorgente geotermica:
- sorgente idrotermica: si trova tra i 1000 e i 2000 metri di profondità e, a seconda della pressione, si può parlare di vapore o di acqua. Oggi è il tipo di sorgente più diffuso negli impianti industriali;
- sorgente geopressurizzata: si trova tra i 3000 e i 10000 metri di profondità. In tal caso, l’acqua contenuta raggiunge pressioni e temperature davvero elevate, trasformandosi immediatamente in vapore. I serbatoi geopressurizzati producono energia termica e idraulica e devono contenere una quantità significativa di metano;
- sorgente petroltermica: è la sorgente più profonda in assoluta. Si parla di una fonte composta da rocce calde senza acqua e, infatti, viene comunemente chiamata Hot dry rock. Le sorgenti petroltermiche sono più efficienti ma più difficili da sfruttare, proprio a causa della mancanza di acqua.
L’energia geotermica è rinnovabile?
Per produrre energia geotermica non c’è bisogno di alcun processo di combustione e quindi non viene emessa CO2 nell’atmosfera, anche per questo motivo si può parlare di una fonte energetica sostenibile e rinnovabile. L’energia geotermica è a tutti gli effetti l’energia verde e rinnovabile per eccellenza. Infatti, si tratta di una soluzione alternativa e pulita, da cui derivano numerosi vantaggi.
Tra i principali vantaggi derivanti dalla sostenibilità e rinnovabilità dell’energia geotermica si ricordano i seguenti:
- centrali geotermiche silenziose: si parla di impianti poco rumorosi, che non creano problemi acustici e non ammettono anidride carbonica o polveri sottili nell’atmosfera.
- grandi quantitativi di energia prodotta: rispetto alle comuni alternative, gli impianti geotermici sono caratterizzati dalla produzione di maggiori quantitativi di elettricità e quindi da un’efficienza più elevata;
- emissioni ridotte: l’assenza di combustione implica una riduzione delle emissioni di CO2 nell’aria. Inoltre, gli scarti di produzione vengono rimessi in circolo grazie al ricircolo del vapore prodotto, garantendo minori sprechi;
- risparmi energetici: per chi adotta questa fonte energetica ci sono grandi risparmi, perché è possibile usufruire di incentivi e agevolazioni;
Anche il costo rappresenta complessivamente un aspetto positivo dell’energia geotermica. Infatti, anche se si deve affrontare un primo investimento consistente, questo viene ampiamente ripagato nel tempo.
Energia geotermica: alcuni esempi
L’Italia è un Paese privilegiato dal punto di vista geotermico e considerato all’avanguardia rispetto ad altri Paesi nel mondo. Infatti, potenzialmente questa fonte energetica potrebbe risponde a più della metà della domanda nazionale di energia. in particolare, in Italia le zona ad alta geotermia si trova in Toscana e, ancor più nello specifico nel triangolo Larderello-Travale-Radicondoli e del Monte Amiata. Infatti proprio qui si trovano le principali centrali geotermiche elettriche dell’Italia, con ben 35 sedi. Anche a livello globale la situazione è incoraggiante. Ad esempio, in Europa sono tanti i Paesi che possiedono importanti impianti geotermici, come la Germania, l’Austria e la Francia. Attualmente, a livello mondiale le nazioni che sfruttano maggiormente l’energia geotermica sono l’Indonesia e alcuni Stati africani. Uno scenario incoraggiante e positivo verso un modo di produrre elettricità sempre più green e sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e aiutando il pianeta.