Ormai la si deve considerare uno dei personaggi più importanti e influenti del pianeta. Greta Thunberg, in poco più di un anno e nonostante la sua giovanissima età, ha immediatamente avuto il merito di farsi conoscere e riconoscere e diventare – suo malgrado – un simbolo per tutto il mondo. Reduce da 2019 che l’ha vista impegnata su più fronti per rilanciare la sua battaglia per l’abbattimento delle quote dei gas serra, la giovanissima leader ambientalista è appena stata omaggiata con una nuova iniziativa molto speciale: è una delle superstar di cera ospiti del Panoptikum Museum di Amburgo, il museo delle cere di Gottfried Kruger.
Greta, un personaggio dei nostri tempi
Secondo solo al più noto museo di Madame Tussaud che dai primi dell’800 è una grande attrattiva turistica di livello mondiale, basti pensare che al primo museo, nato per iniziativa dell’artista stessa a Londra ne sono seguiti altri quattordici in tutto il mondo, il Panoptikum è uno dei musei più visitati di Amburgo. Al suo interno centoventi statue di personaggi che hanno influenzato in modo significativo il corso della storia e che anche negli ultimi anni sono diventati dei pilastri del nostro modo di vivere, Da Bill Gates, a Steve Jobs, a Papa Giovanni Paolo II.
Greta è a detta di tutti gli analisti un personaggio che ha fatto molto per l’ambiente ma soprattutto che ha fatto moltissimo per la comunicazione, entrando in relazione con milioni di giovanissimi che vivevano in modo forse troppo passivo e che ora invece vogliono dire la loro sul proprio futuro. Il riscontro che Greta ha ottenuto in tutte le sue apparizioni, sia in Europa che negli Stati Uniti, è stato davvero globale: merito di una grande empatia, a dispetto della sua riservatezza, e di un messaggio la cui importanza è diventata capitale per tutto il mondo, soprattutto per i giovanissimi.
Il segreto del successo di una ragazza molto speciale
Greta compare in quasi tutte le ricerche più importanti sui motori on line nel corso degli ultimi diciotto mesi, è presente in milioni di hashtag su quasi tutti i social network più utilizzati a cominciare da Twitter e e da Instagram e il suo movimento, che vive soprattutto del consenso della rete, è solo agli inizi. Perché una statua di cera?“Perché l’immagine di Greta, con il suo broncio, il maglione a righe e il suo impermeabile giallo – dice Gottfried Kruger che ha creato il calco della statua, realizzata a grandezza naturale – è entrata nell’immaginario collettivo ed è un simbolo molto positivo. È una donna giovane, battagliera, sicura delle sue posizioni e delle sue convinzioni. Indubbiamente è un esempio e non bisogna essere morti per meritare una statua di cera nel nostro museo.”
Su Greta migliaia di tesi e decine di libri
Un ragionamento condivisibile: tant’è che Greta ha chiuso il 2019 non solo forte del consenso popolare e della grandissima popolarità sul web ma di molti altri riscontri significativi. Per esempio, secondo le istituzioni universitarie americane il suo nome compare in almeno un migliaio di tesi di approfondimento da parte degli studenti così come ai suoi due libri già dati alle stampe ed entrambi best seller, sono già stati pubblicati 88 libri in sette lingue diverse. Un onore che in così poco tempo non è stato dedicato nemmeno a importanti colpi di Stato o illustri uomini d’affari. La direttrice del museo Panoptikum, Susanne Faerber è particolarmente contenta di questa nuova realizzazione e del consenso che l’iniziativa sta ottenendo: “Quando si parla di Greta ci sono sempre molte discussioni, alcuni non ritengono che questa ragazza debba essere così popolare e che è troppo giovane per una fama e una responsabilità del genere. Io personalmente sono felicissima e questo progetto ha la mia piena approvazione”.
Una curiosità, anche la Greta di cera cambierà vestiti al cambio di ogni stagione. Impermeabile giallo solo d’inverno, maglioncino di cotone d’estate.