Imparare a leggere le bollette energetiche, riconoscendo e distinguendo tutte le varie voci di spesa, è necessario per chiunque desideri tenere monitorati i propri consumi.
Spesso, soffermandosi solo sul prezzo finale da pagare, non si presta attenzione al fatto che in bolletta si paga sia la quantità di energia consumata, sia tutto ciò che riguarda la produzione e il trasporto di energia.
Per capire il PDR bisogna saper leggere la bolletta
La lettura e l’interpretazione della bolletta, nonostante in certi casi si riveli un’attività piuttosto complicata, è l’unico modo utile per avere sotto controllo i propri consumi e individuare eventuali variazioni.
La spesa finale alla fine di ogni bolletta è suddivisa in quattro gruppi: la spesa per la materia gas naturale, la spesa per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore, la spesa per gli oneri di sistema e le imposte.
Queste sezioni sono utili al lettore per suddividere in maniera coerente la spesa totale e per capire, eventualmente, come è meglio intervenire per ridurre sprechi o malfunzionamenti.
Ogni contributo ha un’influenza differente sulla bolletta finale; alcune voci, infatti, sono legate al fornitore e al tipo di contratto, mentre altre rimangono invariate, indipendentemente dal tipo di fornitura o tariffa scelta.
La prima voce riguarda il vero e proprio costo della materia prima gas ed è composta da una quota fissa, indipendente dal consumo, e da una quota energia, unica parte variabile della tariffa, che si paga in base al consumo.
La seconda voce fa riferimento a tutte le spese legate alle attività di trasporto, stoccaggio e gestione del contatore: in questo caso le tariffe, essendo decise dall’ARERA, sono uguali per tutti i clienti e non variano di fornitore in fornitore.
Anche questa voce, come la prima, è composta da una quota fissa e da una quota energia.
Il terzo gruppo riguarda gli oneri relativi ad attività di interesse generale per il sistema gas, il cui prezzo è stabilito dall’ARERA e la quarta sezione, dedicata alle imposte, costituisce costi obbligatori stabiliti dalle leggi statali.
Saper leggere correttamente la bolletta del gas è importante anche per confrontare le varie tariffe e offerte presenti sul mercato, dove è possibile individuare quella più in linea con i propri consumi e soprattutto per risparmiare.
A questo scopo, è utile sapere che:
- Il prezzo della materia prima può essere fisso o indicizzato: nel primo caso non subisce alcuna modifica dovuta alle oscillazioni di mercato, nel secondo caso è legato a variazioni dell’indice di riferimento;
- Scegliere di ricevere la fattura in formato elettronico piuttosto che quello cartaceo può rappresentare un fattore di risparmio.
La struttura della bolletta di gas è uguale per qualsiasi fornitore, poiché disciplinata dall’Autorità che regola il settore energetico.
Ogni bolletta del gas è composta da tre sezioni principali:
- Sintesi
- Dettaglio
- Comunicazioni.
Nella prima unità è possibile trovare un riepilogo di tutti i dati, compresi quelli relativi alle informazioni di contratto e alla società di vendita, sulle letture e i consumi.
Tra i dati più importanti vi è il PDR, ovvero il codice identificativo dell’utenza gas. Acronimo di Punto Di Riconsegna, il codice pdr gas corrisponde alla posizione fisica del contatore e individua il luogo geografico in cui avviene la consegna di gas dal distributore al cliente finale.
Il numero pdr è composto da 14 cifre: le prime 4 si riferiscono al codice distributore, ovvero al codice esercente associato all’impresa distributrice stabilito dall’Autorità; le ultime 10 cifre, invece, rappresentano il codice numerico relativo all’utente.
Esso non è da confondere con il codice cliente e la matricola del contatore e la differenza tra codice pod e pdr sta nel fatto che il primo, un codice alfanumerico di 14 caratteri, si riferisce alla distribuzione di energia elettrica e il secondo, codice composto da 14 numeri, alla distribuzione di gas.
Entrambi si riferiscono al punto fisico in cui l’energia elettrica o il gas vengono consegnati al cliente finale e non cambiano anche se cambia il fornitore.
Ma che cos’è il codice pdr?
Pdr contatore gas
Il codice pdr contatore gas viene assegnato al momento dell’allacciamento del gas, ovvero quando il contatore viene collegato alla tubazione nazionale che trasporta il gas.
Esso si rivela fondamentale per alcune importanti operazioni, quali: l’attivazione del contatore, il cambio di fornitore, la riattivazione di un subentro e la voltura.
Conoscere il codice pdr è, inoltre, necessario per richiedere servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria o in caso si desideri la cessazione definitiva dell’utenza, per fruire dei bonus sociali sulla bolletta e per inoltrare una richiesta di variazione anagrafica.
Verifica codice pdr
Dove trovo codice pdr contatore gas?
Il codice pdr, acronimo per punto di riconsegna gas, è sempre indicato in bolletta ed è possibile individuarlo nella prima o nella seconda pagina, più precisamente nella sezione dedicata alle caratteristiche della fornitura.
Per conoscere il codice è possibile anche chiamare il numero verde del fornitore oppure, per gli utenti registrati nell’area clienti, il codice è consultabile online e tramite i dispositivi mobili.
E sul contatore, il codice pdr gas dove si trova? Individuare il codice pdr sul contatore non è un’operazione semplice se il modello è di vecchia generazione, mentre sui contatori moderni, il codice pdr appare direttamente sul display.
Se si dovessero riscontrare difficoltà nell’individuazione del codice PDR sul contatore gas o in caso di pdr gas smarrito, ad ogni utente è data la possibilità di contattare il distributore di gas metano di zona che, dall’indirizzo di fornitura e dal numero di matricola riportato sul contatore, può risalire al codice pdr.
In caso ci si trovi sprovvisti di bolletta di gas e non si conosca il fornitore, come recuperare pdr gas? Sul contatore è possibile trovare un’etichetta riportante direttamente il codice pdr oppure il nome dell’azienda che lo ha installato, la quale ha il compito di emettere il codice PDR.
Numero pdr bolletta gas
Il formato del codice pdr è standard in tutta Europa ed è composto da 14 caratteri che contengono informazioni sulla nazionalità del punto di riconsegna, sull’identità del distributore e sull’identità dell’utenza.
Per capire l’importanza del codice pdr, può rendere l’idea paragonarlo al nostro codice fiscale: esso, infatti, identifica un’utenza di gas proprio come il codice fiscale identifica una persona in maniera univoca.
Il codice PDR non cambia mai, sia che si effettui una voltura, un cambio di fornitore, un subentro o una sostituzione di contatore.
Dove si trova il codice pdr nella bolletta gas? È possibile individuare il codice pdr nella prima o seconda pagina della bolletta, tra le informazioni generali di fornitura o nei dati tecnici.
Se non si hanno a disposizione né bollette, né ulteriori informazioni individuabili sul contatore, per risalire al codice pdr l’utente può chiamare il fornitore riferendogli l’indirizzo della fornitura e il nome dell’intestatario della bolletta.
POD o PDR? Il codice pdr si riferisce unicamente alla fornitura di utenza gas, mentre, per quanto riguarda l’energia elettrica, il codice analogo si chiama codice POD o punto di prelievo. Quest’ultimo fa riferimento al punto fisico in cui è installato il contatore che misura l’elettricità.
Inoltre, è necessario non confondere il codice pdr del gas con il numero matricola del contatore: la matricola è un dato di fabbrica del contatore che viene applicato su tutti contatori del gas e viene mostrato anche sulla bolletta, nel riquadro dedicato ai dati e alle caratteristiche della fornitura.