Il dramma rappresentato dal Coronavirus costringe ognuno di noi a fare la propria parte. Gli ospedali, purtroppo, stanno cercando di fare fronte a un’emergenza che è costante e crescente. La situazione non può più essere sottovalutata ed è estremamente grave non solo per il numero di contagi, che continua ad aumentare, ma anche per i decessi che non ci si aspettava potessero essere così numerosi. Tuttavia, come sempre, l’Italia può contare su un grande valore che è quello della solidarietà. Tantissime sono le aziende che in una gara incredibile di generosità hanno deciso di donare tantissimi soldi per la ricerca e per aiutare gli ospedali che in questo momento hanno davvero bisogno di tutto. Tra queste ci sono anche numerose imprese green impegnate in attività di carattere ambientale.
Le imprese green contro il Coronavirus
Tra le prime aziende che sono scese in campo nel tentativo di sostenere la ricerca c’è il Gruppo Sostenya che ha raccolto ben 300mila euro grazie al supporto istituzionale di Confindustria e Cisambiente. Tanti soldi che verranno destinati agli ospedali Sacco di Milano e San Martino di Genova per sostenere la ricerca e l'attività di contrasto alla diffusione dell'epidemia da Coronavirus. L’ospedale milanese Sacco è entrato nel cuore dei cittadini per la straordinaria abnegazione con la quale ha cercato di fronteggiare il virus fin dal primo giorno di emergenza. All'Ospedale Sacco, ormai, vive da settimane un piccolo esercito di medici e infermieri alcuni dei quali, purtroppo, sono stati contagiati a loro volta dal virus.
Molti di loro non sono più tornati a casa. Vivono dentro l’ospedale, tra le corsie e i laboratori, rendendosi utili in qualsiasi modo possibile e dormendo poche ore quando capita e dove capita. Ma, fuori dal Sacco c’è la coda di milanesi che, tra un turno e l’altro, porta pizze, polpette, torte salate e dolci, thermos di caffè. Tutto per far sentire la loro vicinanza a un gruppo di persone straordinarie che, senza troppi giri di parole, sta rischiando la vita punto. Ma servono anche i soldi: per tamponi e mascherine che sono esaurite e per allestire dove possibili sempre nuovi letti per la rianimazione che ormai sono quasi esauriti.
Il San Martino di Genova
L’ospedale San Martino di Genova è un autentico colosso che vanta più di 600 anni di storia. Si chiama così perché un nobiluomo che aveva terre e proprietà nella campagna sulle alture della città, era devoto di San Martino di Tours: e fece costruire un piccolo dormitorio e una cappella dedicata al santo. La leggenda, cui i genovesi sono molto legati, racconta che sulla collina dove oggi sorge l’ospedale, abbia salvato centinaia di persone da peste e colera. Oggi il San Martino di Genova è uno degli ospedali più grandi d’Europa per dimensione e numero di dipendenti. Il suo reparto polinfettivo, ogni anno, accoglie malati gravissimi da ogni parte del mondo: qui sono arrivati tre tra i primi contagiati da coronavirus e da quel momento si è innescata una lotta senza quartiere nei confronti della malattia.
Una gara di solidarietà
La speranza di un vaccino è purtroppo ancora molto lontana e aleatoria: bisogna fare quello che si può, tutto il possibile, per evitare il contagio e per curare le persone malate e in questo senso i soldi donati dal Gruppo Sostenya saranno importantissimi. Nel dare notizia di questa donazione con un comunicato stampa Sostenya e Confindustria Cisambiente spiegano che la raccolta fondi è stata avviata tra le imprese dei servizi ambientali e delle energie rinnovabili. I donatori oltre ai due promotori sono Baseco, Biancamano, Corioni, Ecosavona, Green Up, Innovatec e Img2. Un primo gesto al quale ispirarsi per convincere altre imprese green a impegnarsi a loro volta in questa grande gara di solidarietà.