Potenza del contatore e spesa in bolletta
I contatori della luce ad uso domestico sono quasi sempre impostati a una potenza di 3 chilowatt. Tuttavia, per esigenze specifiche è possibile effettuare una variazione della potenza del contatore verso valori maggiori (fino a sei chilowatt) o minori. Gli scaglioni di potenza previsti dalle nuove tariffe sull'energia si differenziano di 0.5 chilowatt per cui si potranno richiedere valori di potenze da 0.5-1-1.5 e così via fino a sei.
Ma quanto questa differenza di potenza incide sulla bolletta della luce? Se si prende in considerazione la sola voce relativa alle spese per il consumo di energia elettrica allora la variazione della potenza non crea variazioni di prezzo sulla materia prima energia. Infatti, l'energia elettrica si paga in chilowatt all'ora: quindi, se si consumano cinque chilowatt in un'ora, indipendentemente dalla potenza del contatore si pagherà sempre la stessa cifra.
Tuttavia, la differente potenza del contatore incide su quelli che sono i costi della quota potenza. La quota potenza è una voce di spesa che dipende dalla potenza del contatore, indipendentemente dal numero di chilowatt che si utilizzano durante il periodo di riferimento della bolletta. Questa voce di spesa non dipende dal venditore dell'energia elettrica ma dal distributore, che gestisce il contatore e ne può variare la potenza. Pertanto, le spese relative alla quota potenza sono riportata all'interno della voce relativa al trasporto e gestione del contatore.