Il 2019 è stato uno degli anni più disastrosi sul fronte della difesa del clima e dell’ambiente con moltissime tragedie causate da alluvioni e da incendi che sono state in qualche modo un’ulteriore testimonianza di quello che è il percorso del pianeta verso l’allarme climatico. Tuttavia, ci sono stati momenti anche di grande importanza e dibattito sull'attivismo con un notevolmente incremento delle pubblicazioni sull’argomento ambiente.
Due libri sull'attivismo di Greta Thunberg tra i Best Seller
Uscito in Italia con un po’ di ritardo rispetto alla sua traduzione in inglese e in tedesco il libro “La nostra casa è in Fiamme” di Greta Thunberg risulta essere ancora uno dei libri più richiesti e più venduti. Un regalo che è stato rivolto in modo particolare proprio ai giovani e agli adolescenti: un po’ come se il messaggio di questa sedicenne svedese che dal nulla è riuscita a farsi ascoltare anche dall’ONU, sia anche una dimostrazione di quello che il parere dei giovanissimi può fare. Sull’onda del successo di questa pubblicazione è arrivato nel nostro paese anche “Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza”: è una breve raccolta di pensieri e riflessioni in edizione quasi tascabile che in poche settimane è riuscita a ottenere un ottimo riscontro nonostante Greta non possa essere certo considerata una scrittrice professionista.
Leggere potrebbe aiutare il cambiamento climatico
Uno dei libri più interessanti – purtroppo molti di questi sono esclusivamente in inglese è “A Better Planet” di Daniel Esty, un meraviglioso scrittore americano che ha dedicato tutta la sua vita a divulgare i temi dell’ambiente e dell’ecologia. Esty aveva pubblicato qualche anno fa “Greening Americas” un affascinante studio su come cercare di riportare il continente americano alle sue origine, foreste e praterie. “A Better Planet” contiene invece un gran numero di consigli per un atteggiamento sostenibile, dal come fare la spesa a quale energia usare a come risparmiare mantenendo un atteggiamento sempre sensibile.
“More from Less” di Andrew McAfee è una rilettura storica di tutti i grandi errori commessi dall’umanità in nome del progresso e che ci hanno portato alle condizioni attuali, incluso l'estremo attivismo di quest'ultimo anno. Crescere tecnologicamente – dice McAfee – non è la scelta migliore se questo finisce per penalizzare il pianeta. Rallentare, fare meno e meglio le cose, potrebbe salvare il pianeta dice McAfee che offre un paradosso davvero interessante.
Come conciliare il progresso e l’ambiente
Dagomar Degroot è uno studioso che ha legato quasi tutta la sua attività divulgativa e di scrittore alla prestigiosa università di Cambride: il suo ultimo libro è “The Frigid Golden Age” nel quale si parla di storia, di modelli sostenibili e di altri rovinosi con una interessante rilettura di quella che è una delle culture in questi ultimi anni assolutamente dominante, quella olandese. Degroot, che è di origine olandese, spiega come la sua gente sia riuscita a dominare la terra strappandola al mare, a imporre marchi globali molto aggressivi in tutto il mondo sfruttando ogni opportunità di progresso pur riuscendo a mantenere un comportamento virtuoso e tutelativo.
Tutta l’acqua del mondo
Degno di nota è anche “Waters of the World” con il quale Sarah Dry, docente americana dell’Università di Chicago, riesce a offrire tantissime storie molto affascinanti, alcune aneddotiche e altre quasi leggendarie, sull’acqua. Oceani, laghi, corsi d’acqua: i loro contrasti con la terra e i vulcani, il modo in cui si sono formate e rigenerate nel corso dei secoli unendo popoli e civiltà ma costando anche lunghi e sanguinosi conflitti.
Negli ultimi capitoli si parla di come l’acqua abbia sempre condizionato e potrebbe continuare a farlo nel bene e nel male il clima del pianeta dimostrandosi la più straordinaria forma di energia, spesso compresa solo in parte dall’uomo.
Che questo 2019 sarà ricordato non solo per l'ondata di attivismo guidato dalla giovanissima Greta, ma anche per qualche buon libro che sarà capace di accompagnare e sostenere il cambiamento?