L'allacciamento del gas è l’operazione che consiste nel collegare l’abitazione alla rete del gas metano. Si tratta di un procedimento articolato che prevede diverse fasi e specifiche procedure da rispettare per verificare la sicurezza e l’efficienza dell’impianto.
È possibile effettuare l’allacciamento in tutte le zone geografiche raggiunte dalla rete nazionale del gas metano. In quelle che non rientrano tra queste e sono dunque scoperte, si possono utilizzare altre fonti di energia, come il GPL e la biomassa, oppure fonti rinnovabili come i pannelli solari.
Installazione contatore gas: costo?
Per procedere con l’allacciamento è necessario rivolgersi ad un fornitore operante nella zona in cui si trova l’abitazione. Il fornitore scelto trasmetterà la richiesta del cliente al distributore locale.
Il cliente verrà quindi contattato per concordare giorno e ora dell’appuntamento con un tecnico, il quale effettuerà un sopralluogo. Successivamente, il cliente riceverà il preventivo e potrà procedere con il pagamento.
Previa verifica della documentazione, che deve essere correttamente compilata e firmata dall’intestatario del contratto, si procede con l’installazione del contatore.
Una volta che la procedura di installazione è terminata, viene effettuata una prova di tenuta con lo scopo di verificare che non ci siano perdite e che l'impianto funzioni correttamente. Se l’esito della prova è positivo, viene infine attivato il contatore del gas.
La procedura stabilita dalla delibera n. 40 del 2014 si applica a tutti i nuovi impianti del gas allacciati alla rete di distribuzione. Prima dell’attivazione del gas, il distributore deve effettuare i dovuti accertamenti sulla documentazione fornita dal cliente, che deve avere esito positivo. Se così non è, il cliente è tenuto a risolvere i problemi evidenziati prima di poter presentare nuovamente richiesta e procedere con il pagamento e l’installazione del contatore.
Anche gli impianti che hanno subito modifiche o trasformazioni che hanno comportato la sospensione della fornitura sono soggetti a questo controllo. È il caso degli ampliamenti dell'impianto, di operazioni di manutenzione straordinaria o di sostituzione del contatore.
I costi di installazione del contatore dipendono interamente dal distributore locale che si occupa di controllare la documentazione sulla sicurezza degli impianti e di effettuare i lavori. I prezzi devono essere ovviamente indicati nel preventivo che riceve il cliente.
Il fornitore addebita innanzitutto al cliente un importo pari a 47€ per gli accertamenti eseguiti dal distributore. Questo prezzo si riferisce agli impianti di potenza termica complessiva inferiore o uguale a 35kW. Nel caso in cui la potenza dell’impianto sia compresa tra 35 kW e 350 kW, il costo aumenta fino a 60€. Se questa supera invece la soglia dei 350 kW, il prezzo può salire fino a 70€.
Vi è poi da considerare il contributo di attivazione del distributore, il quale può variare dai 30€ ai 45€, salvo diverse convenzioni tra la società di distribuzione e il comune, che potrebbero abbattere i costi. Il cliente può effettuare il pagamento tramite bollettino postale oppure bonifico bancario.
Richiesta installazione contatore gas
Per richiedere l’installazione del contatore è necessario rivolgersi al fornitore locale, il quale contatterà il distributore di riferimento che prende in carico i lavori. Una volta che i lavori dell’impianto interno sono stati realizzati, la procedura di allacciamento è stata conclusa e il contatore è stato correttamente installato, il cliente deve fare un’ulteriore richiesta di attivazione per poter ricevere il gas.
Tale richiesta deve essere inviata al fornitore con cui si è attivato precedentemente il contratto. Ci sono diverse modalità con cui si può inoltrare la richiesta. Generalmente online si può trovare l’apposita modulistica messa a disposizione dei clienti dai fornitori, che si può scaricare e compilare. Questa andrà poi inviata via posta, fax o e-mail. È anche possibile, in alternativa, contattare il servizio clienti o recarsi fisicamente nei punti vendita.
Per compilare correttamente la richiesta è necessario inserire i dati anagrafici dell’intestatario del contratto, i recapiti telefonici e e-mail, l’indirizzo dell’utenza e i dati catastali dell’immobile.
Bisognerà inoltre dichiarare la categoria d’uso del gas (riscaldamento, uso cottura, o produzione di acqua calda) e il tipo di utilizzo.
Per un’utenza non domestica è bene specificare se l’uso del gas è relativo solo ai fini dell’attività produttiva o se viene impiegato anche per il riscaldamento.
È anche necessario fornire il codice PDR del contatore, ovvero “punto di riconsegna”. Si tratta di un codice che ha la funzione di individuare con precisione il punto geografico in cui il gas viene prelevato dall’utente finale. Identifica quindi in maniera univoca l’utenza del gas metano.
I moduli devono essere infine firmati dall’intestatario del contratto.
Chi installa il contatore del gas
Per installare il contatore del gas è necessario contattare il proprio fornitore, ovvero la società che vende il gas e gestisce il servizio clienti. È bene non confondere questa figura con quella del distributore, ovvero l’azienda che gestisce il trasporto del gas e installa il contatore, ma che non ha contatti diretti con i clienti, salvo casi di emergenza.
È dunque necessario interfacciarsi con il fornitore per concordare giorno e ora dell’appuntamento con il tecnico del distributore locale del gas. Di norma, viene prima di tutto effettuato un sopralluogo e verificate la tenuta e l’adeguatezza dell’impianto. Solo dopo questa fase preliminare è possibile iniziare con i lavori.
Nell’attesa che venga effettuata l'installazione, il cliente può procedere con la compilazione della modulistica prevista dalla delibera n.40 del 2014, per poi inviarla al fornitore.
Tempi installazione contatore gas
Normalmente, sia per la luce che per il gas, il fornitore a cui il cliente ha inviato la richiesta di attivazione ha due giorni lavorativi di tempo per trasmettere quest’ultima al distributore, il quale la prende in carico e si occupa dell’installazione del contatore.
Il distributore procede quindi con la dovuta verifica della documentazione inviata dal cliente. Nel caso in cui questa fosse incompleta, il cliente viene nuovamente contattato per provvedere alla mancanza.
Il distributore fornisce a questo punto al cliente il preventivo dei lavori. Per farlo ha quindici o trenta giorni di tempo, a seconda della complessità delle operazioni di installazione. Si parla infatti di lavori semplici se si tratta di tutte le tipologie di interventi da effettuare sulle tubature. Al contrario, i lavori complessi sono quelli che prevedono la modifica o addirittura la sostituzione di intere parti delle tubature del gas.
Una volta che il cliente procede con il pagamento, il distributore deve obbligatoriamente effettuare l'allacciamento entro dieci giorni in caso di lavori semplici ed entro trenta giorni nel caso di lavori complessi.
È bene sapere che i tempi possono variare anche a causa di eventuali anomalie dell’impianto, che può risultare non conforme alla normativa. Fino a che non vengono sanate le incongruenze e l’impianto non risulta a norma, non è possibile effettuare l’attivazione dell’utenza. Nel momento in cui l'accertamento ha esito positivo, il distributore deve attivare il contatore del gas entro dieci giorni lavorativi. Se le operazioni vengono eseguiti in ritardo, è previsto un indennizzo automatico per il cliente solo nel caso di lavori semplici.