La manutenzione della caldaia è senza dubbio il primo passo da fare per risparmiare sulla bolletta del gas. Si tratta di un’operazione obbligatoria per legge, che va eseguita periodicamente.
Fare una corretta manutenzione della caldaia permette di controllare che tutto funzioni correttamente, che non ci siano guasti nè anomalie e che la caldaia continui a funzionare correttamente ed in maniera efficiente, di modo da limitare eventuali sprechi e quindi risparmiare sulla bolletta.
Si tratta dunque di un’operazione fondamentale, che non deve essere assolutamente sottovalutata. Ecco quindi alcune pratiche informazioni riguardo la manutenzione della caldaia: ogni quanto va fatta, quali sono le sanzioni in caso di inadempienza, chi se ne occupa e quali sono i costi da sostenere.
Controllo caldaia costo
La manutenzione della caldaia è un’operazione essenziale da svolgere con regolarità durante la vita dell’apparecchiatura. Va eseguita per legge poiché ha come scopo principale la verifica della sicurezza dell’impianto, che, se mal gestito, potrebbe potenzialmente essere pericoloso.
La manutenzione della caldaia prevede che vengano eseguite due fondamentali operazioni:
- La manutenzione ordinaria dell’apparecchiatura, volta a garantire la sicurezza dell’impianto e a prevenire eventuali incidenti, specialmente nel caso di caldaie vecchie;
- Il controllo dell’efficienza energetica, ossia la verifica dei fumi, al fine di limitare al minimo le emissioni di fumi inquinanti.
La manutenzione ordinaria deve prevedere, nello specifico, la pulizia di due componenti fondamentali dell’impianto, ovvero il bruciatore e lo scambiatore.
Nel primo avviene la miscelazione di combustibile e comburente al fine di riscaldare l’acqua. Tale processo causa l’accumulo di scorie, che devono essere necessariamente rimosse con un’attenta pulizia per poter garantire il corretto funzionamento dell’impianto.
Lo scambiatore, invece, è il componente dell’apparecchiatura in cui l’acqua fredda viene riscaldata per essere poi immessa nel circuito di riscaldamento. Anche in questo caso, è necessaria un’attenta manutenzione, poiché lo scambiatore può essere soggetto all’erosione del calcare.
Costo controllo caldaia e fumi
Solitamente, la spesa relativa alla manutenzione ordinaria della caldaia varia tra i 50 e 120 euro circa. Questo costo fa dunque riferimento alla pulizia della caldaia, all’aggiornamento del libretto dell'impianto e alla stesura del rapporto di controllo della caldaia.
È bene sottolineare che si tratta di un costo indicativo, poiché può esserci una certa variabilità. I prezzi possono infatti cambiare a seconda della regione di residenza e della ditta specializzata che si occupa della manutenzione.
Il costo relativo all’efficienza energetica, invece, è compreso generalmente tra i 100 e i 120 euro circa. Non è raro, tuttavia, che le ditte offrano dei pacchetti specifici, di solito di durata biennale, che comprendano entrambi gli interventi, permettendo dunque di risparmiare sui costi della manutenzione.
È importante essere a conoscenza del fatto che la mancata adempienza degli obblighi di legge relativi alla manutenzione della caldaia prevede delle sanzioni, anche piuttosto consistenti:
- Da 50 a 200 euro in caso di irregolarità o di mancata manutenzione dell’impianto;
- Da 500 a 600 euro in caso di libretto non regolamentare;
- Da 500 a 3000 euro per mancato controllo relativo alla combustione.
Manutenzione caldaia a gas periodicità
Controllo caldaia: ogni quanto per legge?
È obbligatorio per legge provvedere periodicamente alla manutenzione della caldaia, indipendentemente dalla tipologia di questa.
Il primo controllo, è bene ricordarlo, viene sempre effettuato dall’installatore nel momento in cui l’impianto viene messo in funzione per la prima volta.
Per le verifiche successive, invece, valgono le seguenti regole, che si basano sul tipo di caldaia e sulla data di installazione dell’apparecchiatura:
- Caldaia non alimentata a gas (biomassa o combustibile liquido): il controllo deve essere effettuato ogni anno;
- Caldaia a gas, metano o GPL, installata da oltre 8 anni: il controllo deve essere effettuato ogni 2 anni;
- Caldaia a gas installata da meno di 8 anni, con camera stagna C: il controllo deve essere effettuato ogni 4 anni;
- Caldaia con camera stagna B o con generatore di calore ad acqua calda, con focolare aperto ed installata all’interno di locali abitati: il controllo deve essere effettuato ogni 2 anni.
Normativa sulla manutenzione delle caldaie a gas
La normativa attualmente vigente (DPR 74/2013) prevede che vengano sottoposti a controlli periodici tutti gli impianti termici.
È bene sapere che non sono considerati impianti termici le stufe mobili e le apparecchiature volte alla sola produzione di acqua calda sanitaria al servizio di unità immobiliari singole ad uso residenziale. È dunque il caso dei boiler, degli scaldabagni, anche a gas, e degli impianti simili. Per questo tipo di apparecchiature non è quindi necessario fare i controlli previsti per legge.
Per tutti gli altri impianti termici, inclusa la caldaia a gas, è invece previsto che venga fatta manutenzione periodicamente, e la non adempienza di tale obbligo comporta sanzioni pecuniarie anche piuttosto consistenti.
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Manutenzione caldaia a chi spetta
Sia la manutenzione ordinaria che il controllo dell’efficienza energetica devono essere effettuati da ditte abilitate e quindi da tecnici debitamente qualificati e specializzati.
È molto comune che si occupi della manutenzione la stessa ditta installatrice dell’impianto, ma non si tratta di un obbligo. Il cliente è infatti libero di contattare la ditta o il tecnico specializzato che preferisce.
È però indubbia l'importanza di affidarsi ai professionisti giusti, dunque può essere utile contattarne diversi e fare un confronto, anche sulla base del preventivo.
È quindi responsabilità dell’occupante dell’immobile, ovvero il proprietario, o dell'amministratore del condominio, nel caso di impianti termici centralizzati, occuparsi di incaricare la ditta prescelta di effettuare i dovuti controlli ai sensi del decreto di riferimento.
Revisione caldaia gas
In occasione della revisione prevista per legge, sia della caldaia a metano da esterno che della caldaia a metano da interno, che per quelle a GPL o di altre tipologie, devono essere rilasciati alcuni importanti documenti. Il cliente dovrà sottoscriverne una copia e questi dovranno poi essere allegati al libretto della caldaia.
Nei suddetti documenti vengono indicati tutti i dati relativi ai controlli effettuati ed eventuali raccomandazioni o prescrizioni che è importante conoscere. Il rilascio dei rapporti da parte del tecnico certifica che l’impianto è sicuro e può essere utilizzato.
In particolare, nel caso della manutenzione ordinaria, viene rilasciato il rapporto di controllo tecnico, che certifica lo stato della caldaia ed il suo funzionamento. Per il controllo dell’efficienza energetica, invece, viene consegnato un apposito rapporto che attesta il rendimento dell’impianto rispetto a quanto previsto dalla legge.
Manutenzione caldaia gas metano
Come precedentemente accennato, nel caso specifico delle caldaie a gas metano, è bene effettuare i controlli di manutenzione ogni 2 anni, come previsto dalla legge. Nel caso in cui si dovessero avere dei dubbi, è consigliabile controllare quanto riportato sul libretto di istruzioni tecniche, il quale comprende tutte le informazioni relative all’impianto e le istruzioni rilasciate dal tecnico installatore. Nel suddetto libretto è indicata anche la periodicità dei controlli di manutenzione.
In assenza di queste istruzioni, ci si può attenere a quanto indicato sulla scheda tecnica del produttore della caldaia. Ad ogni modo, se si è in dubbio, la scelta più sicura è fare un controllo ogni anno. Per risparmiare, può in questo caso essere utile effettuare la manutenzione in estate o in autunno.
Manutenzione caldaia gpl
È infine opportuno sottolineare che può considerarsi valido quanto detto precedentemente in merito alle caldaie a metano, anche per le caldaie a GPL. È infatti previsto per entrambe le tipologie di impianto che i controlli di manutenzione vengano effettuati ogni 2 anni.
Rispettare tale periodicità è molto importante per attenersi a quanto previsto dal decreto-legge di riferimento e dunque non incorrere in pesanti sanzioni pecuniarie. La manutenzione è però fondamentale, come già ampiamente precisato, anche per garantire la sicurezza e l’efficienza dell’impianto, nonché per evitare sprechi e quindi ridurre i costi in bolletta.