Numerose famiglie italiane si domandano se conviene passare dal tradizionale piano cucina con fornello al gas a un piano cottura a induzione. Il cambio non consiste soltanto nel modificare esteticamente il proprio piano cucina ma anche nell'operare una scelta importante dal punto di vista energetico. Infatti, adottare un piano cottura a induzione comporta nella maggior parte dei casi la rinuncia (o meglio il distacco) all'impianto di riscaldamento a gas. A seguire un breve approfondimento sui consumi elettrici del piano cottura a induzione.
Consumi kWh di un piano cottura a induzione
Poniamo il caso che una famiglia tipo abbia la necessità di avere 500 kWh di calore per cucinare in un anno. L'efficienza energetica delle cucine a induzione si aggira intorno al 90 per cento, ciò significa che il consumo elettrico per soddisfare la domanda di 500 kWh di calore sarebbe pari a circa 556 kWh. Tradotto in spesa in bolletta, circa 106 euro in un anno. Il discorso cambia invece se si prende in considerazione un piano cottura a gas, la cui efficienza energetica è nettamente minore rispetto a una moderna cucina a induzione (circa il 50 per cento, ndr). Chi ha un piano cottura a gas, in genere richiede al proprio impianto di riscaldamento un consumo di 1.000 kWh, vale a dire circa 95 metri cubi di gas in un anno. In questo caso, la spesa è nell'ordine di 75 euro. Come si evince dall'esempio, sulla base dei consumi la scelta migliore ricadrebbe sulla tradizionale cucina a gas. Ciò però è vero soltanto in parte, dal momento che staccarsi dal gas completamente permettere all'utente di avere un risparmio sui servizi di fornitura del gas superiore ai 100 euro (per l'esattezza 115 euro in un anno). Questo significa che il piano cottura a induzione risulta più conveniente rispetto al fornello a gas.