La temperatura nella propria abitazione o azienda dipende da diversi fattori, ad esempio l’ampiezza, la posizione, l’esposizione, l’isolamento e le peculiarità dei locali da scaldare, la scelta di lasciare acceso l’impianto di riscaldamento costantemente o a intermittenza e i valori impostati sul termostato. Inoltre sono rilevanti anche gli obblighi di legge, la zona climatica, il tipo di caldaia impiegata, la fonte energetica sfruttata ed anche la posizione, la qualità e il numero dei termosifoni per distribuire il calore dell’impianto di riscaldamento. A questo proposito quanto accendere il riscaldamento e a che gradi impostare il termostato per raggiungere la temperatura ottimale negli ambienti privati o pubblici da scaldare? Per risposta ecco alcune considerazioni al riguardo.
Per quante ore al giorno è più conveniente lasciare acceso il riscaldamento?
In merito a quanto accendere il riscaldamento occorre mettere in evidenza che:
- si otterrà un miglior risparmio energetico ed economico, una riduzione dei costi in fattura e dell’inquinamento e una maggior durata della caldaia lasciando il riscaldamento sempre acceso a una temperatura intorno ai 18 - 20 °C ma con una diminuzione di 2 o 3 gradi di notte. Ovviamente il riscaldamento potrà essere alzato di qualche grado, in particolare durante i pasti e mentre ci si fa il bagno o la doccia. A tal riguardo è bene porre l’accento sul fatto che secondo la legge italiana per alcuni tipi di impianti di riscaldamento funzionanti ad alte temperature non è consentita l’accensione continua, quindi ai fini dell’efficienza energetica si dovranno considerare quelle ore della giornata comprese fra le 5 del mattino e le 23 di sera;
- per ragioni di legge in alcune zone climatiche e in alcuni mesi dell’anno non è possibile superare le 6 - 14 ore quotidiane di accensione del riscaldamento, inoltre per lo stesso motivo il periodo massimo durante il quale è consentito accenderlo è compreso fra il 15 ottobre e il 15 aprile.