Una volta ogni mese o una volta ogni due mesi (in base al periodo di fatturazione), l'intestatario di una fornitura elettrica riceve la bolletta della luce. Quando ciò accade, puntualmente inizia la verifica da parte dell'utente di tutte le voci presenti nella bolletta energetica. Tra loro, la principale è spesa per la materia energia. Nove volte su dieci, a tale voce corrisponde anche l'importo maggiore in proporzione alle altre sezioni della bolletta. A seguire un breve approfondimento su cos'è la spesa per la materia energia e come risparmiare su quest'ultima.
Significato della spesa per la materia energia
La spesa per la materia energia è l'insieme delle voci riguardanti l'acquisto dell'energia elettrica, il dispacciamento e la commercializzazione al dettaglio. Le componenti specifiche sono: PE (prezzo dell'energia), PCV (prezzo della commercializzazione al dettaglio), PPE (prezzo della perequazione), PD (prezzo del dispacciamento). Nello specifico la spesa per la materia energia si divide in due parti: una quota energia, data dal rapporto euro/kWh, e una quota fissa, espressa in euro/anno. Di fatto, la quota energia non è altro che il corrispettivo fisso per la componente energia elettrica indicato nella scheda riassuntiva delle varie offerte presenti in rete.
Come risparmiare sulla spesa per la materia energia
Esiste un solo modo per ottenere un risparmio (anche considerevole) sulla spesa per la materia energia: confrontare le offerte online per la luce elettrica promosse dai fornitori e scegliere quella che propone il corrispettivo fisso per la materia prima luce più basso. Quando due offerte pareggiano i corrispettivi, può essere utile confrontarle dal punto di vista della durata del contratto (prezzo bloccato per uno o due anni) oppure dal punto di vista dei bonus che eventualmente hanno da offrire.