In ambito di sostenibilità energetica, una delle nuove tendenze riguarda lo stoccaggio dell’energia, cioè la capacità di accumulare l’energia ricavata da fonti rinnovabili per far fronte ai problemi inerenti alla conservazione dell’elettricità.
Infatti, è possibile accumulare energia elettrica per bilanciare consumo e produzione, senza alcuno spreco.
I paesi più all’avanguardia in questo ambito sono Cina e Corea del Sud, anche se USA ed Europa stanno adottando misure per raggiungere i valori obiettivo in tema di energie rinnovabili e salvaguardia ambientale.
Stoccaggio dell’energia: come funziona
Il diffondersi di impianti fotovoltaici ed eolici ha portato numerosi benefici, ma pone un problema fondamentale: è necessario trovare una soluzione per conservare l’energia in eccesso per utilizzarla quando se ne avrà maggiormente bisogno.
Per questo motivo si stanno sviluppando sempre più sistemi (Electrical Energy Storage Systems) adatti a fronteggiare questa necessità.
Lo stoccaggio di energia consiste in una serie di processi per immagazzinare fonti di energia, rinnovabili e non, all’interno di diversi dispositivi, in modo da poterla conservare e utilizzare in un secondo momento.
In un’ottica di sostenibilità energetica, le fonti di energia rinnovabile sono estremamente importanti, ma spesso la loro disponibilità non è costante poiché può variare in base alle condizioni climatiche: ecco quindi che i sistemi di accumulo risultano essere una valida alternativa per una distribuzione di elettricità costante sfruttando le fonti di energia rinnovabili.
Dal momento che fonti di energia come quella eolica e solare non sono programmabili, l’innovazione tecnologica sta puntando alla creazione di sistemi di storage che permettano di riutilizzare l’energia accumulata in un secondo momento.
Tra questi sistemi di stoccaggio troviamo le centrali idroelettriche a pompaggio che sfruttano l’energia elettrica a basso costo e quando c’è eccedenza di energia elettrica, per spostare l’acqua da un bacino a valle a uno a monte; tuttavia, questi sistemi sono piuttosto costosi, nonostante la loro grande capacità di conservazione.
In Europa stanno nascendo le prime giga-fabbriche, cioè impianti per la produzione di 200 GWh di batterie agli ioni di litio ogni anno; inoltre, queste fabbriche rispettano l’ambiente in quanto non producono emissioni di anidride carbonica grazie all’utilizzo di energia solare e di un sistema in pompa di calore per climatizzare gli ambienti.
Oltre ad immagazzinare energia proveniente da impianti eolici e fotovoltaici, le batterie al litio sono oggi largamente utilizzate nell’ambito dei trasporti ecosostenibili: sempre più case automobilistiche stanno sviluppando nuovi modelli di auto elettriche o ibride che immagazzinano l’energia motrice in batterie agli ioni di litio, ricaricabili in apposite colonnine situate nei parcheggi.
Stoccaggio energetico in Europa
Nonostante Corea del Sud e Cina siano i maggiori accumulatori di energia, grazie alla disponibilità di risorse come litio e cobalto fondamentali per la produzione di batterie, anche l’Europa si sta muovendo verso la creazione di un sistema energetico basato su fonti rinnovabili, sfruttando lo stoccaggio energetico.
Infatti, l’Europa ha programmato un miglioramento almeno del 27% dell’efficienza elettrica entro il 2030, sfruttando le energie rinnovabili e riducendo le emissioni di gas a effetto serra; il risparmio di combustibile derivante da questo piano si presume avere effetti positivi sia sul bilancio economico che sulla salvaguardia ambientale.