Accisa (imposta indiretta sul consumo), addizionale regionale e aliquota IVA (imposta sul valore aggiunto) sono le 3 tasse sul gas che i titolari di una fornitura domestica sono tenuti a pagare in ciascuna bolletta. A seguire un breve approfondimento sulle tasse del gas e la differenza rispetto alle tasse addebitate nella bolletta della luce. A conclusione dell'articolo anche un breve cenno su come ottenere delle agevolazioni fiscali in merito alle tasse che pesano sulla bolletta del gas ogni anno.
Accisa, addizionale regionale e IVA: le 3 tasse del gas
L'accisa varia sia in base al livello dei consumi sia in base alla residenza geografica. Sulla base dei consumi, vengono definiti 4 scaglioni di consumo: entro i 120 Smc, dai 121 ai 480 Smc, dai 481 ai 1.560 Smc, oltre i 1.560 Smc. Maggiori sono i consumi e più è alta l'accisa. Inoltre, bisogna tenere in considerazione che a parità di consumi le regioni del centro e del nord Italia pagano un'accisa maggiore rispetto alle aree del Mezzogiorno italiano. L'addizionale regionale è stabilita dalla Regione dove si ha la residenza e dipende dal livello dei consumi. L'IVA infine è posta al 10 per cento su consumi pari o inferiori a 480 Smc in un anno, al 22 per cento su consumi superiori.
Differenze con le imposte della luce e agevolazioni previste
Le imposte della luce sono 2: accisa e IVA. L'accisa dell'energia elettrica non prevede i quattro scaglioni contemplati invece per la fornitura di gas. Possono ottenere infine le agevolazioni fiscali gli impianti sportivi, le case di cura e tutte le attività ricettive per disabili e anziani.