Il lavoro di una caldaia a condensazione è differente rispetto a quello di una caldaia a gas tradizionale. La prima vanta una migliore efficienza energetica rispetto alla seconda, in virtù di una migliore gestione del calore generato all'interno della caldaia. La maggior parte degli addetti ai lavori e dei siti specializzati concordano nell'affermare che uno dei segreti della caldaia a condensazione è il recupero di calore derivante dai fumi di scarico, a differenza di quanto avviene nelle caldaie a gas di una volta. Tutto questo ha degli effetti anche sulla
temperatura ottimale per la caldaia a condensazione. A seguire un breve approfondimento sul tema e un confronto con quello che avviene per una normale caldaia a gas.
Nuova caldaia a condensazione: qual è la temperatura ottimale?
La temperatura ottimale della caldaia a condensazione va dai 50 ai 55 gradi. Tale valore è riferito alla temperatura di mandata dell'acqua. Rispetto alle caldaie a gas tradizionali, si parla di una temperatura inferiore di circa 20-25 gradi. Ciò è dovuto al particolare processo di condensazione che regola appunto la nuova generazione di caldaie, le quali hanno un efficienza energetica pari o superiore al 30 per cento rispetto alle caldaie a gas (70% vs 100%).
Caldaia a condensazione sempre accesa
Le nuove caldaie a condensazione sposano appieno la corrente di pensiero secondo cui un
impianto di riscaldamento deve rimanere acceso per molto tempo al giorno, anche per 24 ore consecutive. Il sistema su cui è basata la caldaia a condensazione garantisce il miglior rendimento se il modello di caldaia rimane accesso per quante più ore possibili nella medesima giornata. Per questo motivo, chi sceglie di acquistare una caldaia di nuova generazione è consapevole che può tenerla accesa anche quando va a dormire, dal momento che migliore è il rendimento maggiori sono i risparmi sul fronte consumi nella bolletta finale del gas metano.